Anche la Confederazione SIndacale Sarda sostiene le nostre posizioni


Oggi abbiamo ricevuto un’altra importante testimonianza di solidarietà dal CSS che in persona del suo Presidente Dott. Giacomo Mameli ha diffuso una nota stampa che si allega alla presente:

Tuvixeddu. La scelta non può essere tra un progetto già in fase di attuazione e maggiori vincoli che bloccano tutto.

Non sono d’accordo che l’alternativa per Tuvixeddu sia l’istituendo Parco Kalaris. Non perché non sia convinto che tutta l?area sia di interesse pubblico e che come tale debba essere protetta in quanto AREA DI ALTO VALORE, ARCHEOLOGICO, AMBIENTALE E PAESAGGISTICO, ma perché ho forti dubbi che i nuovi vincoli che la Commissione Regionale per il Paesaggio ha posto nella Zona definita di TUTELA INTEGRALE aggiungano qualcosa di nuovo in termini di tutela e protezione nell’area parco a quanto già previsto nel progetto approvato il 15 dicembre 2000 coll’Accordo di Programma. La differenza sostanziale non è nelle nuove delimitazioni, ma nel fatto che i maggiori vincoli che si vogliono introdurre in corso d?opera mantengono il blocco dei cantieri, producendo non solo nuovi licenziamenti e disoccupati, ma impedendo la realizzazione di un progetto a cui avevano concorso istituzioni, tra cui la stessa Regione e i Privati. In buona sostanza alla certezza di un progetto già in fase di realizzazione ancora una volta si oppongono principi che lasceranno sulla carta un parco che non solo avrebbe salvaguardato la necropoli punica (valore assoluto), ma avrebbe consentito ai cagliaritani e ai sardi di fruire di un parco vero ed in tempi certi, oltre aver contribuito al recupero ambientale di aree in gran parte degradate e compromesse dalle cave della vecchia cementeria. Chi come il sottoscritto è di antica famiglia cagliaritana sa che l’area di Tuvixeddu è stata lasciata nel più completo abbandono e che l’antica necropoli è stata depredata dai vandali senza che nessuna autorità sia mai intervenuta, mentre la cementeria ha fatto il resto, trasformando in cava uno dei colli più belli e sacri della città. Lo stesso canyon è opera delle ruspe e della dinamite da cava e non certo fenomeno naturale come molti visitatori increduli pensavano in questi giorni mentre visitavano i cantieri della Compresa. Certo anch’io quella strada di collegamento dico che va ripensata e studiata e già ci sono proposte valide in tal senso. Quello che non condivido è che si blocchino indiscriminatamente tutti i cantieri privati e pubblici, compreso quello della sovrintendenza che bene operava sul sito della necropoli. E’ inaccettabile che subdolamente e scorrettamente sia stato presentato il progetto nato dall’accordo di programma del 2000 come un assalto dei privati su aree di prevalente interesse pubblico, tacendo spudoratamente che la maggior parte di quelle aree erano di proprietà privata e che proprio quel contratto di programma del 2000 aveva reso disponibili per la comunità .
L’auspicio è che già Lunedì 19 febbraio il Sindaco di Cagliari con le Parti presenti nel Comitato di Vigilanza trovino l’accordo.
Diversamente i contenziosi giudiziari e le spese enormi che ne deriveranno a carico dell’erario pubblico rinchiuderanno Tuvixeddu in quel buco nero che i Cagliaritani purtroppo hanno da sempre conosciuto e che non sopporteranno venga abbandonato all?immobilismo colpevole. C
agliari, 14/02/2007
Distinti saluti Il Segretario Generale della CSS
Dr.Giacomo Meloni

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