Un racconto nuovo di Cagliari che ha come protagonisti migranti di prima e seconda generazione e che permette di scoprire il territorio urbano attraverso la storia delle migrazioni favorendo l’incontro tra persone e culture attraverso passeggiate interculturali condotte da cittadini di origine straniera attraverso vicoli e strade, storie e vissuti, sapori e tradizioni delle comunità migranti che vivono qui.

MigranTour Cagliari, l'importanza del progetto

Si parla spesso di immigrazione come una risorsa, visto anche il veloce invecchiamento della popolazione italiana. D’altro canto sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà di integrazione dei nuovi arrivati nella società italiana. Una delle ragioni è che per molti italiani gli immigrati sono e rimangono degli invisibili, se non una seccatura.

Eppure basta poco per conoscersi e apprezzarsi a vicenda. Conoscersi è il primo passo per abbattere paure, timori e barriere. Incontrarsi e dialogare è il primo passo per passare dalla comprensione all’integrazione. La comprensione infatti implica che una persona, prenda atto e accetti la presenza di una persona nel territorio dove vive. Ma questo non ci basta, per vivere in una società multirazziale e multiculturale, qual è la civiltà del mondo occidentale di oggi, occorre il dialogo e l’integrazione.

Integrazione vuole dire anche empatia, conoscere le storie delle persone che hanno trovato rifugio da noi, per motivi politici, umanitari, sociali o economici. Conoscere e immedesimarsi nella loro vita prima di arrivare in Italia, nelle difficoltà che oggi essi incontrano nelle nostre città e, perché no, darsi reciprocamente una mano.

Il progetto Migrantour in particolare, attivo in numerose città italiane e dal 2018 a Cagliari, prevede che i “locali” svolgano un tour per le strade della propria città, raccontata stavolta da accompagnatori che sono migranti. Loro infatti con le loro narrazione riescono a far vedere, soprattutto ai residenti, una città con sguardi diversi.

Delle passeggiate interculturali, nel nostro caso, nel quartiere Marina, nel cuore di Cagliari – per la giornata mondiale del rifugiato e non solo – con lo scopo di scoprire una città con occhi diversi in un contesto inedito e assolutamente originale multiculturale ricco di colori, profumi e sapori ed esperienze.

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