Diamo a Soru quello che è di Soru!
Con questa frase richiamiamo l’attenzione dell’opinione pubblica sulla “brillante” quanto “doverosa” inziativa che il Presidente della Giunta Regionale Renato Soru ha, ieri, posto in essere.
L’azione del Governatore si riferisce all’area archeologica di Tuvixeddu, da anni lasciata al pieno degrado dalle numerose amministrazioni pubbliche (comunali e non) che dal dopoguerra hanno governato avvicendandosi, siano state esse di destra o di sinistra.
Per la prima volta un amministratore “pensante” si è posto la domanda: “Come è possibile che un area di tale rilevanza venga edificata senza che venga salvaguardata la sua specificità di rilevanza mondiale?”.
Per questo motivo il Presidente ha mandato le Guardie forestali, in veste di ufficiali di polizia, presso i cantieri che si affacciano da una parte in via Sant’Avendrace (Ditta Cocco). A giorni i forestali pare che faranno visita in via Is Maglias presso i cantieri della COIMPRESA (facente riferimento alla ditta Cualbu).
In Viale Sant’Avendrace sono stati posti dei sigilli e i lavori hanno dovuto, necessariamente, essere sospesi.
Prossimamente tale provvedimento potrebbe essere adottato anche per il cantiere Coimpresa.
Certo molti di voi potranno dire: Ma solo adesso si sveglia?
In verità non da ieri la popolazione ha manifestato il suo disappunto. Tante associazioni ambientaliste e non, fra cui anche la nostraAmici di Sardegna” hanno denunciato la disastrosa situazione.
Per fortuna, il Presidente Soru ha raccolto questa segnalazioni e, facendole sue, ha deciso di intervenire.
Meglio tardi che mai, diciamo noi, visto che i danni che potrebbere essere determinati da una scellerata cementificazione, potranno in parte essere evitati.
E poi…nessuno vuole arrecare un danno ai proprietari. La Regione ha il diritto di espropiare tutto ciò che ritiene utile e importante per la salvaguardia del patrimonio Storico archeologico, ambientale, paesaggistico e monumentale della nostra isola. Certo, forse dalle autorità ministeriali preposte ci si sarebbe atteso un atteggiamento diverso, ma si sa…spesso i punti di vista e gli interessi non coincidono con il benessere collettivo e la “qualità della vita”.
Peraltro, mi risulta che anche sulla vicenda della demolizione del Palazzo Aymerich qualche funzionario del competente Ministero sia stato trasferito.
Ma cosa si è fatto per la Fattoria, che insiste sopra un edifico medioevale, in Via dei Valenzani lato monte Claro, che presto sarà demolita dalla cooperativa che costruirà appartamenti con il placet della Provincia
In verità è lecito domandarsi: ma che ci stanno a fare i funzionari, dirigenti pubblici, ministeriali e non a ciò preposti, quando concedono autorizzazioni che, dopo, sulla base dei fatti, sono risultate illegittime e quanto meno inopportune?
Pertanto non possiamo che ringraziare il Presidente Soru per quanto fatto, augurandoci che i “poteri forti” non riescano ad affievolire la giusta e responsabile posizione che, soprattutto in questo caso, egli ha legittimamente assunto.
Quindi diciamo bravo Presidente, però non si isoli troppo in questa vicenda e cerchi di far accrescere il consenso popolare su questa iniziativa, migliorando anche la comunicazione.
Prof. Roberto Copparoni