Confronto, comunicazione e dialogo per la salvaguardia del nostro patrimonio

Democrazia partecipata a Tuvixeddu

Domenica 14 gennaio oltre 300 persone hanno partecipato ad una iniziativa organizzata dal Comitato spontaneo ?Tuvixeddu Wive?.
Comitato nato 11 anni fa quando per iniziativa dell?Associazione Amici di Sardegna, un gruppo di residenti e Associazioni hanno deciso di dar vita ad una organizzazione trasversale portatrice di interessi diffusi.
Scopo dell?incontro è stato quello di effettuare un sopralluogo nell?area di Tuvixeddu, recentemente ritornata all?attenzione dell?opinione pubblica, per via di alcuni provvedimenti adottati dal Governatore che intende rimettere in discussione l?accordo di programma siglato anni fa fra il Comune di Cagliari, la COIMPRESA e la stessa Regione Sarda.
La passeggiata conoscitiva si è svolta da viale Sant?Avendrace fino alla sommità di via Bainsizza e via dei punici, da dove si è potuto avere una immagine d?insieme sullo stato dei lavori realizzati.
L?incontro è stato un esempio di democrazia partecipata dove, tante persone di differente provenienza e credo politico, hanno voluto incontrarsi per conoscere,?toccare con mano? i luoghi e confrontarsi sulle possibilità di soluzione.
Tante persone hanno apprezzato che, forse ?per la prima volta?, con l?uso del buon senso, è stata data voce alla cittadinanza, senza striscioni e bandiere e senza doversi, necessariamente, schierare a favore o contro il Presidente Soru, a favore o contro il Sindaco di Cagliari Floris e la Coimpresa.
Per la verità molte persone si sono domandate il perché di tutto questo e soprattutto perché si sia arrivati a questo punto concedendo autorizzazioni non solo da parte degli enti locali, ma anche da parte degli enti ministeriali come le Soprintendenze che finalità isitutuzionali dovrebbero essere preposti alla salvaguardia dei beni archeologici, archittettonici, monumentali, ambientali e paesaggistici.
Per la verità a Cagliari, ma un po in tutta la Sardegna in generale, pare vi sia l?abitudine di far lentamente e fors’anche scientemente degradare i luoghi di grande valenza per poi, a distanza di anni, ?recuperarli? con delle lottizzazioni o lavori di ?restauro innovativo? che consentono ai costruttori di ricavare lauti guadagni e realizzare delle operare che, con il senno di poi, risultano una offesa alla ?intelligenza e al grado della qualità della vita? di tutti i residenti e non solo.
In particolare è stato osservato: ?Perché la Soprintendenza non ha proceduto per fasi di avenzamento nello scavo delle tombe, impegnandosi a mettere in sicurezza almeno una decina di tombe per renderle fruibili dalle migliaia di persone che, invecchiano, nel frattempo nella speranza di poterle visitare?? Perché blindare tutta questa immensa area?
Hanno partecipato alla passeggiata tanti residenti e semplici cittadini che nel corso di alcune soste hanno animato un costruttivo confronto. Fra questi c?era anche l?Architetto della Coimpresa Livio De Carlo, che ha fornito una serie di pacate argomentazioni e possibili chiavi di lettura sulla futura antropizzazione del colle; il Presidente della Circoscrizione Puddu; i consiglieri comunali di opposizione e di maggiornaza come Andrea Scano e Edoardo Tocco, Archeologi, casalinghe, giovani e pensionati, molti giornalisti e tanti curiosi richiamati dalla folla presente.
Peraltro il dibattito che e scaturito è stato molto positivo. Le posizioni degli intervenuti sono state esposte per quello che sono senza demagogiche strumentalizzazioni a cui, purtroppo, siamo spesso soggetti.
Il pubblico ha gradito questa iniziativa manifestando il desiderio di partecipare ad altre iniziative di questo genere che, fra l?altro, permettono di far riacquisire ai cittadini quella doverosa consapevolezza e centralità politica in merito alle scelte delle future misure che saranno adottate dalla nostra classe dirigente per Tuvixeddu.
Da quanto emerso appare che oggi, più che mai, l?identità che Cagliari vorrà darsi nel prossimo futuro non potrà precindere da un reale confronto e partecipato consenso su tutti gli scenari urbani che, anche attraverso la ?querelle? di Tuvixeddu, i cittadini stanno chiedendo a tutti i politici e amministratori con sempre maggiore consapevolezza e determinazione.
Prof. Roberto Copparoni
Presidente Amici di Sardegna, aderente al Comitato ?Tuvixeddu Wive?

Articolo precedente
Tuvixeddu: notizie utili per conoscere e capire?
Articolo successivo
Tuvixeddu: lettera aperta agli amministratori, costruttori,dirigenti e cittadini
Menu