E se facessimo un referendum anche per Tuvixeddu?

Mesi fa proposi, in nome e per conto dell’Associazione Amici di Sardegna, di organizzare una consultazione cittadina in merito alle scelte che sono state prese per la più estesa necropoli fenico punica del Mediterraneo, meglio conosciuta come Tuvixeddu.

In altre parole si avrebbe piacere di conoscere il reale volere dei cittadini sulle sorti di questo importante e prestigioso sito e valutare l’effettivo gradimento della cittadinanza in merito alle decisioni volute dal Presidente Soru e sui vincoli adottati.

Per l’occasione, qualora si facesse il referendum, si potrebbe approfittare  anche per chiedere, sempre agli stessi cittadini, cosa si vuole fare per l’Anfiteatro (anelli sì, anelli no, oppure meno anelli).

Lo strumento referendario si potrebbe utilizzare anche per conoscere il reale volere della cittadinanza sulla sorte e destinazione di altri beni come l’Ex manifattura tabacchi, o i beni di dismissione militare, per conoscere la destinazione della Laguna di Santa Gilla e dello Stagno di Molentarius, per il Poetto o sulla realizzazione di nuove strutture come il Betile di Sant’Elia o per chiedere alla cittadimanza se trovi giusto che i beni del Comune vengano assegnati a enti o associazioni senza alcuna gara e fors’anche senza meriti e titoli?

Infatti è innegabile che la qualità della vita urbana di Cagliari e la qualità della sua offerta socio economica, culturale e turistica passi anche attraverso questi temi.

Sono sicuro che si otterrebbero interessanti indicazioni.

Peraltro non ci sembra utile e necessario chiamare a dirimere i nostri problemi blasonati e costosi esperti continentali, quali Vittorio Sgarbi, Phlippe Daverio e altri…che poi alla fine ci dicono sempre le stesse cose.

 

Allora, perché non pensarci seriamente e dimostrare con i fatti che si vuole veramente il diretto coinvolgimento della cittadinanza e attuare delle semplici forme di democrazia partecipata.

Non credo che i politici abbiano timore del risultato di questo referendum.

Del resto non si è sempre detto e scritto che la volontà popolare è sovrana?

Allora verifichiamo questa volontà e poi ci si regolerà di conseguenza.

Roberto Copparoni

 

 

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