Il Ministro De Castro parla anche di Sardegna e Bahia

"Già oggi siamo uno dei Paesi più aperti agli scambi commerciali con il Brasile, sia nel contesto europeo che nell’ambito del Wto. Ora però l’Italia punta a diventare partner privilegiato di questa grande nazione"
Lo ha detto oggi il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo De Castro, incontrando questa mattina il Ministro brasiliano dell’Agricoltura, Allevamento ed Approvvigionamento Reinhold Stephanes.
La visita ufficiale del Ministro De Castro in Brasile prelude all’arrivo del presidente Lula a Roma nel prossimo aprile e segue il recente viaggio del premier Romano Prodi e la seconda riunione del Consiglio Brasile-Italia per la Cooperazione Economica, Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo svoltasi pochi giorni fa.
Al centro della missione del Ministro De Castro, il rafforzamento dei rapporti fra Italia e Brasile e un forte impulso alla cooperazione nei settori agroalimentare, agroindustriale e dei biocombustibili.
In particolare, a tenere banco nei colloqui con le autorità brasiliane sono stati i temi dell’import – export di carni e insaccati, le agroenergie, la pesca e il commercio di macchinari agricoli.
Per quanto riguarda gli insaccati e le carni suina e bovina, l’Italia punta a sbloccare le sue esportazioni di carni, ancora ferme a causa di emergenze sanitarie ormai superate: a questo proposito il Ministro De Castro ha rassicurato le autorità brasiliane sui rischi di peste suina e BSE, pericoli che hanno finora motivato il blocco dei nostri prodotti alle frontiere brasiliane, ma oggi inesistenti.
Significativo da questo punto di vista il caso della bresaola, prodotta con carni brasiliane, ma off-limits sui mercati del Paese sudamericano. Il Ministro ha rappresentato l’esigenza, più volte espressa dall’Assica, di richiedere in ambito WTO o nei colloqui bilaterali tra UE e MERCOSUR, uno specifico contingente a dazio zero con l’obiettivo di favorire l’export di carne bovina brasiliana destinata alla produzione di bresaola. "Una concreta dimostrazione – ha spiegato il Ministro De Castro – della disponibilità dell’Italia ad intensificare gli scambi con il Brasile", anche alla luce della prontezza di questo Paese nell’applicazione delle misure, richieste dalla UE, sulla rintracciabilità delle carni bovine importate".
"L’Italia – ha ricordato De Castro – è un ottimo importatore di prodotti dal Brasile, soprattutto cereali: ora ci auguriamo che al nostro interesse per questo Paese  corrisponda una maggiore apertura del nostro partner commerciale. Vanno infatti superate le difficoltà di accesso al mercato brasiliano che ancora riguardano il settore agroalimentare italiano". "Lavoriamo insieme – aggiunge il Ministro – in modo che dall’attuale, limitata quota di export in questo comparto si giunga ad un progressivo ampliamento della domanda, che ha ancora grandi potenzialità di sviluppo".
Importanti possibilità di interscambio e collaborazione anche nel campo della pesca: a questo proposito il Ministro ha illustrato il progetto di partenariato proposto da Federcoopesca che coinvolge Sardegna e Bahia de Todos los Santos. Obiettivo principale del piano è trasferire conoscenze, modelli di cooperazione, capacità e competenze su pesca e acquacoltura dalla Sardegna alla parte settentrionale del più grande arcipelago brasiliano. Lo scambio potrebbe prevedere anche l’importazione di anguille, aragoste e bottarga. In questo senso il Ministro De Castro si è impegnato a sostenere in sede UE le opportunità di collaborazione tra Europa e Brasile nel settore ittico.
Infine, le agroenergie. Il Brasile si avvia a diventare una grande potenza agricola ed un mercato di riferimento per i biocombustibili.
Dunque, come ha spiegato De Castro, diviene "strategico pianificare un accordo che preveda, per l’Italia, l’approvvigionamento dal Brasile di agroenergie (a partire dal bioetanolo) e, per il Brasile, l’acquisto di tecnologie, macchine agricole e prodotti alimentari italiani".
Ci sono infatti spazi rilevanti di penetrazione dell’industria meccanica italiana in Brasile. Il primo passo verso l’accordo, potrebbe essere la costituzione di un tavolo tecnico per discutere di politiche di promozione, incentivazione e sviluppo in fatto di biocarburanti.

Tratto dal sito del Ministero delle politiche agricole:

http://www.politicheagricole.gov.it/comunicazione/comunicati/20071205_de_casro_in_brasile.htm

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