Non c’è pace per il volontariato sardo!


 

Comunicato stampa: Non c’è pace per il volontariato sardo!

 

I rappresentanti del mondo del volontariato in seno al Co.Ge. (Comitato di Gestione dei Fondi Speciali per il Volontariato), eletti dall’ Assemblea Regionale del Volontariato in data  30 giugno, manifestano il loro fermo dissenso e la propria preoccupazione in merito alle deliberazioni del Co.Ge. che il 16 luglio 2007, senza attendere la nomina e l’insediamento dei volontari , ha deciso di sopprimere il CSV Sardegna Solidale e di costituire nel territorio regionale una pluralità di Centri di Servizi.

Successivamente il 5 settembre, a maggioranza il Co.Ge., ha deliberato l’indizione del bando di evidenza pubblica per l’istituzione di quattro centri di servizio di cui uno tematico.

Tale decisione, nel metodo e nel merito:

 

•·         disattende totalmente quanto deliberato dalla Assemblea Generale del Volontariato sardo che ha unanimemente e formalmente affermato la necessità di mantenere un solo centro di Servizi, riconoscendosi nell’esperienza tracciata dal CSV Sardegna Solidale;

•·          ignora quanto affermato dallo stesso Presidente della Giunta regionale Renato Soru che, nel corso dell’incontro avuto in Presidenza con la Delegazione del Volontariato sardo, ricevuta il 1° giugno 2007, ha affermato che:

 "L’ Assemblea del Volontariato è sovrana. Pertanto occorre adeguarsi alle sue decisioni".

 

Sotto altro aspetto questa decisione tende, di fatto, a disconoscere e screditare il buon lavoro svolto in questi anni dal CSV Sardegna Solidale che, con i suoi  44 Sa.Sol. Point, ha generato una rete capillare, diffusa e radicata di servizi, collaborazione e cooperazione tra le Associazioni, offrendo delle chiare risposte all’istanze sociali dei territori.

 

Se tale decisone, approvata solo a maggioranza da una parte del Co.Ge, col voto contrario dei rappresentanti del volontariato, divenisse esecutiva si stravolgerebbe la volontà del Volontariato regionale e si determinerebbe una anomala situazione nella quale, paradossalmente, il volontariato sarebbe limitato nella sua autonomia dalle decisioni assunte dai rappresentanti delle Fondazioni Bancarie e delle Istituzioni che vogliono imporgli modelli organizzativi non condivisi perché non rispondenti ai bisogni delle Associazioni sarde.

In tal senso ci appelliamo alla Regione Sarda, al Consiglio delle Autonomie Locali e alle Fondazioni Banco di Sardegna e Cariplo perché facciano quanto in loro potere affinchè venga ristabilito un clima di ascolto e condivisione delle istanze del volontariato sardo.

 

Cagliari 12/09/07

 

Firmato i rappresentanti del Volontariato sardo nel Co.Ge.

 

Luciano Bernardi

Roberto Copparoni

Fernando Nonnis

Rina Latu

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