Progetto Resilienze culturali. Cronaca di due tappe: Orgosolo e l’Iglesiente.

Le ultime attività del progetto Resilienze culturali dell’Associazione Amici di Sardegna, hanno portato l’attenzione su due diverse realtà di resilienza a Orgosolo e nell’Iglesiente.

Realizzato da Amici di Sardegna grazie a un finanziamento della Fondazione di Sardegna in collaborazione con vari partner fra cui il Consorzio del Parco Geomineario e Storico Ambientale della Sardegna e il CSV Sardegna Solidale odv, Resilienze culturali è partito dalla Necropoli di Tuvixeddu a Cagliari, per poi spostarsi, come da programma, in diverse località della Sardegna alla ricerca di ciò che resta delle nostre matrici culturali, e dei modi in cui queste riescano a resistere al tempo, all’incuria e allo sviluppo senza memoria.

Ma sopratutto che cosa fanno i giovani in tutte queste, spesso piccole, realtà locali? Possono i loro sforzi di riscoperta e riproposta di conoscenze tradizionali dare qualche risultato positivo?

Proprio alla ricerca di queste risposte si sono dirette le prime due uscite del progetto, arrivando come prima tappa a Orgosolo, dove si è realizzato un documentario grazie all’assistenza di alcuni “Ciceroni” locali che hanno portato la loro testimonianza storica sugli eventi accaduti in paese nella seconda metà del ‘900.

Gianfranco Crissantu ed Enzo Meloni sono stati due ospiti eccezionali, permettendoci di conoscere alcune realtà locali che producono grazie ai loro saperi tradizionali, e la maggior parte di queste sono create da giovani sotto i trent’anni di età.

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