Sardegna: Basta con le servitù militari e civili

La Federazione dei Verdi esprime la propria preoccupazione per la
insostenibilità di quanto accade in Sardegna per via delle numerose
e importanti servitù a cui i cittadini sardi, da anni, sono costretti
a subire.
In particolare ci si riferisce alla vicenda del poligono militare
di Quirra e alla gravità della situazione venutasi a creare per via della certa e significativa presenza di scorie radioattive nei territori dei comuni di Perdasdefogu, Escalaplano, Villaputzu e San Vito e nei terreni dei comuni limitrofi.
I Verdi chiedono che la Regione domandi ed ottenga dal Governo
centrale la dichiarazione di “stato di calamità” e porre in essere tutte le misure più idonee per arginare i gravissimi danni che si stanno arrecando alle persone residenti e ai territori coinvolti ed in particolare ai pastori e agli agricoltori che stanno abbandonando aree che da secoli venivano utilizzate per il pascolo e le colture tipiche. Peraltro proprio in questi giorni altri gravi problemi attraversano la nostra isola; pensiamo alle imminenti realizzazioni di potenti postazioni radar nella costa occidentale da
Sant’Antioco all’ Argentiera che vengono fortemente contestate dalle popolazioni locali e pensiamo all’altra servitù, questa volta di tipo civile, collegata al repentino e ingiustificato innalzamento delle tariffe dei collegamenti marittimi.
Con tutti i soldi spesi quante flotte sarde avremmo potuto
realizzare in questi anni?
La Sardegna è stanca di tutte queste falsità e vessazioni, per non
parlare del costo della energia, gas e benzina, fra i più elevati in
campo nazionale.

Pertanto si invita il Presidente della Regione ad attivarsi con
tutti i poteri a lui conferiti per rappresentare al governo centrale la
drammaticità della Sardegna.
Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione
Si ringrazia per la collaborazione porgendo cordiali saluti
Roberto Copparoni
Federazione dei Verdi di Cagliari

Articolo precedente
I Verdi per la vita: Abbiamo vinto…grazie Sardegna!
Articolo successivo
Per i Verdi un importante risultato a Elmas: Una testimonianza per la Sardegna
Menu