Un progetto per la Città di Cagliari, ma non solo…

 

Una
proposta socio-turistico-culturale per Cagliari

 

Progetto
VARIT

Valorizzazione
Integrata Risorse Territoriali

Sintesi del
progetto di fattibilità per l’area vasta di Tuvixeddu-Santa Gilla

 

– Premessa:

Le risorse
che il territorio possiede spesso non sono utilizzate, talvolta neppure
conosciute e anzi, spesso, persino danneggiate dall’uomo che con azioni, opere,
insediamenti, ristrutturazioni e anche con comportamenti omissivi, determina
gravi danni non solo all’ambiente naturale ma anche umano condizionando,
negativamente, in modo diretto la qualità della vita dei residenti e in modo
mediato di tutta la collettività più in generale.

Questo
accade perché, per molti cittadini, il territorio e l’ambiente si considerano
come un elemento dato o dovuto, indispensabile ma allo stesso tempo marginale, fruibili
gratuitamente e perciò privi di adeguata salvaguardia.

Si ritiene
che solo con un’adeguata azione di generale sensibilizzazione, da svilupparsi
fin dalla prima infanzia, possa attuarsi nel medio periodo, un significativo
cambiamento di mentalità e di atteggiamenti nella popolazione-

 

– Le direttrici sulle quali il progetto
VARIT intende svilupparsi:

La prima è
di tipo educativo comportamentale
, cercando di animare e di
contestualizzare, la cultura locale e il messaggio formativo della scuola e
delle istituzioni al territorio ed alle sue varie risorse.

La seconda
è di tipo motivazionale
, dimostrando attraverso delle adeguate
azioni formative “in progress”, tendenti a trasferire ai partecipanti
conoscenze, competenze e capacità professionali, che il territorio può essere
una stabile fonte di occupazione e di reddito, attraverso un’azione mirata di
salvaguardia funzionale e creando negli operatori una “consapevolezza” e un
“senso di appartenenza” al territorio e al suo ambiente.

La terza è
finalizzata alla realizzazione di
percorsi di fruizione, presidi e
aree museali
in grado di offrire una serie di servizi reali, rivolti
non solo alla collettività locale ma anche ai visitatori esterni, studenti,
turisti, ricercatori curando positivamente l’accoglienza, l’informazione,
l’orientamento e l’assistenza.

Allo scopo
di arricchire l’offerta del sito è prevista la realizzazione di una serie di
“laboratori” e “botteghe artigianali” nelle quali saranno riproposti oggetti,
usi, sapori e costumi legati alla civiltà fenicio punica e romana e più in
generale alle tradizioni e alla cultura dei popoli legati al mare. Tutto questo
comporterà necessariamente anche una riconversione socio economica e culturale.

A tale
proposito appare doveroso che Cagliari con la sua area vasta di Tuvixeddu –
Santa Gilla possa diventare, prima che sia troppo tardi, un “Centro pilota di
Herity” ed essere inserita fra i beni del “Patrimonio mondiale dell’UNESCO” e
poter veramente esprimere le sue potenzialità come “Capitale del Mediterraneo”.

 

– Le fasi previste e i tempi di
realizzazione

In
particolare per il compendio dell’area vasta di Tuvixeddu-Santa Gilla si
propone di sviluppare il seguente progetto così articolato in tre fasi:

A) La prima
è rivolta ai residenti della ex Circoscrizione e delle zone limitrofe, dove è
particolarmente elevato il tasso di disoccupazione, la mortalità, gli abbandoni
scolastici e dove, paradossalmente, il territorio esprime notevoli potenzialità
di varia natura (naturalistiche, ambientali, speleologiche, archeologiche,
storiche, culturali e paesaggistiche).

L’utenza,
grazie alla collaborazione delle locali Amministrazioni sarà individuata
attraverso degli appositi comunicati e, ove necessario, selezionata e
individuata mediante dei questionari e test che consentiranno di effettuare una
scelta basata sul possesso di livelli minimi di motivazioni, conoscenze e di
interesse.

Successivamente,
attraverso degli incontri in loco, i nostri esperti cercheranno da un lato di
recuperare la memoria “ambientale” dei partecipanti e far loro conoscere,
generando consapevolezza, le molteplici risorse presenti nel territorio
attraverso un lavoro rivolto all’individuazione, censimento, catalogazione,
mappatura delle stesse e dall’altro stimolare la curiosità dell’utenza e creare
le ottimali condizioni motivazionali affinché venga condivisa e sempre più
partecipata la “mission” che i futuri operatori locali dovranno perseguire,
tendente alla conoscenza, recupero e alla conservazione ed allo stesso tempo
alla fruizione, valorizzazione e conseguente ricaduta reddituale nel territorio
di appartenenza delle attività intraprese.

 

B) La
seconda fase è rivolta al raggiungimento di adeguati standard di conoscenze,
competenze, capacità, padronanza professionale riferite ai rispettivi ambiti
operativi da parte dei fruitori delle attività.

Questi
obiettivi saranno raggiunti attraverso delle lezioni frontali e itineranti,
stages i cui risultati dell’apprendimento saranno verificati attraverso la
somministrazione di problem solving, quesiti a risposta multipla,
ricerca-azione e relazioni, sviluppate anche con l’uso di tecniche
multimediali.

Nel corso
dell’attività l’utenza sarà costantemente coadiuvata da alcuni tutor che, in
affiancamento, assisteranno le varie fasi dell’apprendimento che sarà orientato
nel rispetto dei principi informatori del progetto “Herity UNESCO” per
garantire una salvaguardia funzionale dei beni storico archeologici e la loro
migliore qualità di fruizione.

Particolare
rilevanza sarà data all’elaborazione informatizzata di statistiche,
percentuali, dati di varia natura, alla realizzazione di pannelli didascalici
con immagini, disegni, foto, grafici anche in
ambito ipertestuale e multimediale.

Questa
fase si concluderà con la individuazione di percorsi e la  realizzazione di una serie di pacchetti
tematici di fruizione individuale e collettiva da offrire al pubblico, con la
collaborazione degli enti pubblici e privati, interessati alla iniziativa,
veicolati attraverso Internet, CD e DVD e dépliant di elevata qualità grafica.

 

C) La terza
fase sarà destinata alla costruzione di realtà economiche di tipo societario o
associativo, fortemente caratterizzati dall’utilizzo di nuove tecnologie e
strategie di azione, nelle quali inserire tutti i partecipanti provenienti
dalle attività formative, opportunamente formati e selezionati.

Tali
strutture svilupperanno una fattiva collaborazione, in stretto contatto con gli
enti pubblici locali territoriali competenti, siano essi dell’Amministrazione statale
diretta o indiretta che centrale o periferica, con i quali esse saranno
collegate per articolare sull’area di intervento dei servizi reali integrati e
funzionali per soddisfare una sempre più qualificata domanda di beni e servizi
di tale natura.

Tutte le
strutture operanti nel compendio si autofinanzieranno dai proventi delle
attività svolte, fatta salva la possibilità che gli enti interessati eroghino
delle contribuzioni, finanziamenti e provvidenze previsti dalla normativa
vigente.

– Tempi di realizzazione: 12 mesi

– Contesti di
riferimento

Il
progetto si riferisce ad un’area degradata, caratterizzata da disagio
socio-economico e da una sensibile disoccupazione, soprattutto giovanile.

La zona di
riferimento è l’area vasta di Tuvixeddu-Santa Gilla di Cagliari, ma potrebbe
essere anche l’area di Sant’Elia o di Castello.

Si segnala
che in tutta la Sardegna non esistono iniziative di questo genere e che altre
Amministrazioni locali potranno “clonare l’iniziativa” estendendola ai
rispettivi ambiti territoriali.

Peraltro
la fattibilità della proposta è anche avvalorata dalla disponibilità delle
locali Amministrazioni pubbliche che, in più occasioni, hanno mostrato vivo
interesse per l’attuazione del progetto, anche sostenendo singole iniziative,
peraltro in modo disorganico .

Tale
circostanza consente non solo un’economicità di gestione per quanto riguarda
l’utilizzo delle aule e delle strutture corsuali ma anche un segnale di vivo
interesse da parte della comunità locale che consentirà al progetto VARIT di
ottenere quella “considerazione” necessaria per la sua buona riuscita.

Questo
progetto prevede peraltro il coinvolgimento di una pluralità di soggetti,
pubblici e privati favorendo, in tal modo, una migliore qualità dei risultati
ed un più ampio coinvolgimento di tutti gli attori.

In
particolare scuole di ogni ordine e grado, operatori del III settore, Comune,
Provincia, Regione, Associazioni, Enti e Imprese private, Soprintendenze,
Università, MIUR Sardegna, DRI Roma, U.E, UNESCO, ecc..

Si
segnala, inoltre, che l’originario progetto sarà ulteriormente sviluppato,
qualora vi fossero ulteriori apporti da parte di enti pubblici e sponsor
privati, anche con la realizzazione di un museo del territorio, magari
recuperato da vecchie strutture, dotato di uno spazio polivalente da destinarsi
alle necessità che si dovessero individuare.

 

– Lo staff di progetto

Il
progetto nasce dai contributi ottenuti in questi anni da parte di qualificati
esperti, docenti, ricercatori delle varie discipline, nonché qualificati giornalisti
e professionisti che, in buona parte, sono anche coinvolti nel progetto e fra
questi:

– Prof.
Giuseppe Loy Puddu – Docente di Politica del Turismo presso l’Università
Bocconi di Milano.

– Prof.
Andrea Allieri – Libero Professionista e Docente in Ingegneria ambientale

– Dott.
Maurizio Quagliuolo – Archeologo, Segretario Nazionale DRI Roma

– Prof.
Mario Argiolas – Geologo, Docente di Geografia del Turismo, Guida ambientale

– Prof.
Nuccio Monello – Esperto di Incoming

– Dott.ssa
Silvia Concu – Ricercatrice, Storica dell’arte

– Dott.ssa
Francesca Panzali – Psicologa del Turismo

– Dott. Sergio
Atzeni – Esperto di Tradizioni Popolari, Giornalista

– Dott.ssa
Roberta Pistis – Studiosa di archeologia – Scrittrice

– Dott.
Roberto Cotti – Ricercatore, Esperto di Eco-turismo – Presidente di Asso Guide
Sardegna

– Dott.
Teodosio Daga – Ricercatore, Esperto di Economia in Politiche ambientali

– Dott.
Massimiliano Deidda – Biologo


Antonello Lutzu – Docente di Tecnica Turistica – Guida turistica

– Dott.ssa
Francesca Corona – Dottore Commercialista

– Angelo
Pili – Ricercatore,  Giornalista

– Antonello
Floris – Speleologo – Ricercatore

– Marcello
Polastri – Speleologo – Giornalista


Cooperativa Laguna

– Centro
Servizi Ambiente Sardegna


Cooperativa Service Art – Servizi integrati culturali e turistici

– CSV
Sardegna Solidale

 

Si segnala
che il progetto è stato già presentato e consegnato alla Circoscrizione n. 2 di
Sant’Avendrace, al Comune di Cagliari, alla Provincia di Cagliari, alla RAS
Assessorato al Turismo, alla Pubblica Istruzione, alla Soprintendenza
Archeologica di Cagliari e Oristano, al DRI di Roma.

 

In fase di
avvio il gruppo sarà coordinato dal Prof. Roberto Copparoni, Docente di
legislazione ed economia del Turismo presso l’Istituto Pertini di Cagliari, Specializzato
presso l’Università di Firenze facoltà di Scienze della Formazione e Processi
Educativi, Giornalista, Scrittore, già Ispettore Onorario della Soprintendenza
Archeologica di Cagliari e Oristano, Esperto del terzo settore e Presidente della Pro Loco di Cagliari.

 


Risultati attesi

I benefici
che si attendono dall’attuazione del progetto rivestono una rilevanza non solo
economica ed occupativa, ma anche di natura socio-culturale. Infatti, se
correttamente attuato, si svilupperanno nella popolazione dei processi di
sensibilizzazione e di accrescimento delle conoscenze che determineranno, nel
breve-medio periodo, dei significativi mutamenti comportamentali.

Essi
agevoleranno una crescita socio-economica diffusa e maggiormente partecipata
sulle cui direttrici di sviluppo si innesterà necessariamente un differente
modo di intendere e vivere l’ambiente, il territorio e la fruizione delle sue
molteplici risorse.

Le
positive ricadute esponenziali che saranno determinate dalla conclusione delle
attività previste nel progetto VARIT comporteranno per l’effetto, anche una
migliore gestione del territorio ed una maggiore “padronanza territoriale”,
oltreché un più fattivo controllo dello stesso da parte di tutti i residenti,
visti non più come semplici comparse ma “veri protagonisti” di questo
importante processo di crescita condivisa, partecipata e diffusa.

Inoltre, in
attesa della conclusione dei lavori del Parco archeologico di Tuvixeddu, la
infrastrutturazione dell’area, nonché la “messa in sicurezza” delle cavità, dei
percorsi e delle strutture soprastanti consentirà ad un pubblico giornaliero di
visitatori, stimato a regime, di circa mille presenze, di poter attivare un
sensibile flusso economico moltiplicativo che ricadrà, nella maggior parte, nel
territorio del quartiere.

Peraltro
altre significative ricadute reddituali sono attese dall’indiretto e
dall’indotto che coinvolgeranno decine di operatori, imprese ed aziende private
operanti in prevalenza nella città di Cagliari.

Le
pubbliche amministrazioni locali, gli enti strumentali della Provincia e della
Regione potranno, inoltre avvalersi del personale qualificatosi con il progetto
VARIT e sviluppare delle collaborazioni tendenti da un lato alla prevenzione,
protezione e valorizzazione del territorio e dall’altro alla migliore
conoscenza e promozione di una importante e strategica area, che per troppo
tempo è stata ingiustamente trascurata.

È noto,
infatti, cha da anni gli enti locali preposti stiano cercando di vivacizzare le
economie di varie zone della Sardegna, ampliare l’offerta turistica e destagionalizzarla
attraverso delle iniziative che siano in grado di incidere, apportando benefici
influssi, culturali, comportamentali ed economici nei territori della Sardegna.

Questo
progetto, se portato a sua naturale conclusione, permetterà di restituire alla
fruizione collettiva una area di grande respiro “La necropoli fenicio-punica e
romana di Tuvixeddu e la Laguna di Santa Gilla”, che potrebbe diventare
monumento UNESCO, dove archeologia, arte, spettacolo, musica, danza, natura e
cultura potranno convivere ed essere proposte all’interno di un “Museo a cielo
aperto” la cui principale caratteristica è di operare per 365 giorni l’anno
facendo” vivere il passato”, in modo partecipato, responsabile e produttivo. I
risultati attesi dall’attuazione del progetto prevedono una stabile occupazione
per n. 20/30 unità e stagionale
occupazione per ulteriori 30 unità.

Valela pena
di ricordare a questo proposito che i siti storico-paesaggisitici, hanno il
pregio di non essere condizionati in modo significativo dalla stagionalità e
che pertanto possono garantire occupazione per tutte le stagioni
dell’anno. Infatti la domanda di tali beni e siti (sono delle risorse a domanda
certa e definita) è caratterizzata da una certa rigidità sulla cui scelta di
visita non incide in modo sensibile neppure la precarietà dei collegamenti e la
non elevata qualità dei servizi di ospitalità.

Infatti
questo particolare segmento di mercato esterno è costituito in prevalenza da
soggetti in possesso di una capacità reddituale medio alta che pone fra i suoi
bisogni primari l’utilità che deriva agli stessi dalla “scoperta-conoscenza” di
siti e compendi storico archeologici ambientali la cui fruizione sia
innovativa, oltreche funzionale, accattivante e sostenibile sia per quanto
riguarda i costi, la qualità e le tipologie dei servizi resi.

Si ritiene
che il progetto presentato possieda le condizioni minime di eligibilità e debba
essere apprezzato per le strategie d’intervento prescelte ed anche perché la
contribuzione pubblica è marginale e non sarà fine a se stessa. Sarà possibile creare
nuovi posti di lavoro, con la valorizzazione integrata e funzionale del
patrimonio naturalistico, storico-scientifico dell’area di Tuvixeddu-Santa
Gilla

attraverso
l’uso di nuove tecnologie e nuove applicazioni multimediali. Tanti giovani
potranno inserirsi in vari ambiti e attraverso la ricerca, la sperimentazione,
mediante il loro graduale e pieno coinvolgimento nell’iniziativa potranno
raggiungere dei positivi livelli di “padronanza professionale”, sui quali tutti
abbiamo il “dovere di investire” tempo e risorse, per garantire uno stabile e
sostenibile futuro e, allo stesso tempo, curare con un “atto da tempo
dovuto”  la nostra bellissima città
di Cagliari.

Per lo
staff di progetto

Prof.
Roberto Copparoni

 

 

 

Costi di
realizzazione del Progetto, Fase a) e b) :

 

a)spese organizzative e di docenza e tutor per le
attività previste per circa 50 partecipanti per complessive 400 ore di cui 150 di teoria e 250
di attività pratiche                    
                                                                                                                                                            euro  24.000,00 

 

b) spese materiale didattico (pubblicazioni, dispense, DVD, ecc.)                          euro  15.000,00

c) spese di cancelleria e materiale didattico individuale                                             euro  10.000,00

d) spesedi segreteria e di amministrazione                                                                      euro   6.000,00

e)assicurazioni                                                                                                                             euro    2.000,00

f)  spese per pubblicazione ricerche elaborati,
relazioni e materiale informativo
plurilingue sul progetto                                        euro  22.000,00

 

g) realizzazione di 30 pannelli didascalici plurilingue realizzati con colori
indelebili                                                                                                                                         
euro   15.000,00

h) progettazione e allestimento pannelli dei percorsi ed itinerari di fruizione   euro      5.000,00

                                                                 Totale generale euro 99.000,00

 

N.B. I costi della ultima fase c), al momento, non
possono essere determinati perché variano in relazione al numero e alle
tipologie dei servizi che saranno individuati.

 

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