Caro Parlamentare…

Gentile Parlamentare,


a breve Lei sarà chiamato/a a votare la proposta di riclassificazione dell’incenerimento dei rifiuti (con recupero energetico ad alta efficienza) a forma di recupero equiparabile al riciclaggio, sottraendola alla categoria residuale dello smaltimento.

Le scrivo questa lettera per invitarLa a riflettere seriamente sulle seguenti considerazioni.

Lei sa bene che, anche con impianti ad alta resa energetica, l’energia ottenuta bruciando i materiali post-consumo non è minimamente in grado di compensare quella che potremmo salvare con il riciclaggio degli stessi materiali che, una volta bruciati, saremo costretti a produrre ex novo a partire da materie prime vergini.

Le risorse materiali della terra non sono infinite e, purtroppo, stiamo assistendo al loro esaurimento. L’incenerimento renderà tali materiali irrecuperabili.


La terra usufruisce di una fonte inesauribile di energia, il sole, che ha garantito finora lo sviluppo della vita sul nostro pianeta, dalla quale poi traggono origine le altre fonti secondarie naturali di energia, quali il vento, le maree, i salti d’acqua.


A prescindere dalle implicazioni sanitarie connesse con l’incenerimento che  immettono nell’ambiente inquinanti persistenti nocivi alla salute e fra i quali troviamo anche sostanze cancerogene certe per l’uomo, riteniamo assurdo equiparare il recupero di energia ottenibile dalla combustione dei rifiuti al riciclaggio dei materiali post consumo ed al conseguente recupero di materia.

Si contano ormai a milioni i medici ed i cittadini europei che si sono pronunciati contro l’incenerimento: a cominciare dalla piattaforma delle organizzazioni mediche francesi, fra cui lo stesso Consiglio Nazionale degli Ordini dei Medici, e da tante altre associazioni di medici in tutta Europa che hanno chiesto l’introduzione di una moratoria nella costruzione di nuovi impianti.


Poiché oggi sono disponibili tecnologie alternative tanto all’incenerimento quanto alla discarica, rispettose della salute e dell’ambiente, che consentono il recupero pressoché totale ai fini produttivi dei materiali post-consumo, sarebbe assurdo ed irresponsabile incoraggiare ulteriormente la pratica dell’incenerimento dei rifiuti.


Sulla base dei principi di precauzione e di sostituzione, l’incenerimento dovrebbe essere una pratica da abbandonare progressivamente.

Confidando nel Suo buon senso e nel suo senso di Responsabilità,

Le porgo cordiali saluti.

Alessio Moretto

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