Chi sono i sardi e da dove provengono?

 

Periodicamente il dibattito culturale sulla origine del popolo sardo, si riporta in Sardegna a dei punti di vista che sembrano antitetici e che i fautori vorrebbero presentare come verità assolute.

Ovvero il popolo sardo è unico nel suo genere o è diverso con le proprie specificità?

Il nostro punto di vista parte da un semplice ragionamento tutti i popoli di questa terra sono unici nel loro genere, se per unicità ci riferiamo alla sommatoria delle caratteristiche ambientali, spirituali, linguistiche, culturali e demoantropologiche.

Il nostro popolo non è l’unico sulla terra e la sua antica civiltà, ovvero quella prenuragica e nuragica, ha avuto modo di resistere per centinaia di anni grazie alla insularità che ha consentito al nostro popolo il mantenimento di usi e costumi arretrando territorialmente sempre più dalla costa verso l’interno, a causa delle invasioni di altri popoli, fino a fondersi con essi.

La globalizzazione è iniziata molto prima di quanto si possa pensare…

In merito sull’origine e provenienza del popolo sardo si aprono altre grandi discussioni che sostanzialmente si riportano alle seguenti teorie:

– Secondo alcuni studiosi i sardi sarebbero gli  Shardana (appartenenti ai Popoli del Mare) da Sud Est

– Altri autori parlano di una possibile discendenza dai popoli tirrenici giunti in Sardegna dall’arcipelago toscano, attraverso la Corsica da Est

– Alcuni altri identificano i sardi con le popolazioni giunte in Sardegna dell’Africa settentrionale e/ o medio oriente da Sud

– Infine altri studiosi affermano che i sardi possano essere provenienti dalla penisola iberica (Baleari) da Ovest.

Ciò detto io ritengo che più che cercare di dimostrare la nostra unicità e spenderci in una dimensione, per noi senza futuro, di puro egocentrismo culturale, arroccandoci sui miti -veri o presunti- del passato ,sia più utile conoscere, studiare e evidenziare le vere specificità del nostro popolo e della sua cultura in ottica di confronto e di positivo dialogo con il resto del mondo.

Possiamo  comprendere che il sentimento e l’amore per la terra che ci ha dato i natali possa annebbiare il senso e lo stato delle cose. Ma a tutto ci deve essere un limite e per usare una analogia, senza voler offendere nessuno, non dobbiamo ritornare a metterci la benda sugli occhi e credere che il mondo sia iniziato in Sardegna e che il popolo sardo sia il più antico e glorioso fra tutti.

Certo con questo non vogliamo dire che il Governo italiano, sia quello sabaudo che il repubblicano, non abbiano avuto e, per certi aspetti quest’ultimo ancora ha, delle responsabilità circa la eliminazione e marginalizzazione della nostra storia, cultura e lingua nel corso degli studi basici e universitari.

Ma di questo strategico genocidio culturale parleremo in altra occasione…

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