Dalla Sicilia riceviamo e volentieri pubblichiamo …
"E-Mail per il Ministero dei Trasporti".
Sicurezza stradale non è soltanto: più segnali di pericolo, nuove norme sul codice stradale, più limiti di velocità, patente a punti, sanzioni più elevate, polizia e autovelox, più semafori e cordoli rallenta marcia, air bag e auto super dotate.
Moltissima gente guida male, come se non avesse la patente; guida di fretta, ad alta velocità anche sulle strade delle periferie cittadine; usa spesso il telefonino in macchina; molti giovani poco prima di guidare bevono alcolici, si drogano, mettono lo stereo a tutto volume e quasi ballano in macchina, sia di giorno che di notte.
Aumentano gli incidenti stradali, sia quelli con feriti che quelli con morti e feriti, senza contare quelli con soli danni ai mezzi di trasporto; aumenta il lavoro per gli sfascia carrozze, per i meccanici, per i lattonieri e purtroppo anche per gli ospedali e per i cimiteri.
Riguardo alla sicurezza e alla scorrevolezza abbiamo le peggiori strade d’Europa, sia per gli antichi tracciati stretti e tortuosi non modernizzati, sia per i manti e i sotto-manti malfatti e in abbandono o con poca manutenzione; scarseggia la segnaletica luminosa nelle pianure annebbiate, l’illuminazione delle gallerie, l’illuminazione degli svincoli cittadini delle tangenziali; in diversi casi i ponti alti e lunghi hanno dei paracarri bassi ed esili, etc. etc. Occorre che questo Stato imprevidente e sperperatore spenda qualche euro anche per: migliorare i manti stradali, parabolicizzare le curve piatte, ritracciare certe curve "fasulle" che presentano un raggio di curvatura non costante, potenziare i paracarri e i loro catarifrangenti, potenziare l’illuminazione nelle strade statali, allargare i tratti extra urbani (da 6,80 m a 9,50 – 10 m) e soprattutto separare le corsie di marcia come in autostrada per evitare gli scontri frontali sulle strade statali (con delle rotonde, ciascuna per ogni chilometro); la segnaletica orizzontale (le strisce di vernice bianca sull’asfalto) per la mezzeria e per i laterali, spesso si presenta semi cancellata, sbiadita; ma comunque sia non è sufficiente per farsi rispettare a dovere dagli automobilisti, dai camionisti e dai motociclisti più distratti o più indisciplinati, per non dire dai soliti tanti pirati della strada; la separazione delle corsie di marcia può essere fatta con siepi e/o con transenne o con semplici cordoli prefabbricati a profilo di sezione arrotondato e con il dorso a rilievi dentellati (tipo le bande rumorose) alti pochi centimetri, quel tanto che basta ad essere ben notati in caso di scavalcamento ed invasione della corsia di marcia opposta. Occorre allargare le carreggiate delle sedi stradali; ma purtroppo questo potrebbe provocare uno stimolo ad aumentare l’andatura del veicolo. Comunque sia è giusto che le strade siano tutte più scorrevoli al meglio del possibile. Occorre far produrre auto meno veloci e far viaggiare i mezzi pesanti solo in orari distinti dagli orari di transito delle automobili. Occorrono più ponti e più gallerie anche sulle vecchie strade statali e regionali per rettilineizzare e modernizzare gli antichi tracciati tortuosi. Occorrono meno segnali stradali assurdi e lavori di riparazione, di completamento, di modifica e di aggiunzione più celeri. Occorrono più operai e più tecnici nel settore delle infrastrutture e dei trasporti; occorre pagarli meglio, con contratti di lavoro più duraturi; occorre dargli più garanzie e più misure di sicurezza sul lavoro. Occorre che lo Stato spenda meno soldi per finanziare le forze militari e paramilitari, per pagare gli onorevoli e i senatori parlamentari, per stipendiare gli alti impiegati d’ufficio (quelli con alti incarichi come: dirigenti e vice, presidenti e vice, soprintendenti e vice, organizzatori, responsabili, gestori, amministratori, segretari, capi servizio, rettori e altri alti professionisti), per pagare le "pensioni d’oro" di tali impiegati, per finanziare la realizzazione o la modernizzazione di grandi impianti sportivi, per finanziare la realizzazione di impianti che usano fonti di energia non rinnovabili e molto eco-inquinanti etc. etc.; un simile taglio di spese dovrebbero fare le Regioni e le Province di tutta Italia. Occorre in oltre recuperare grosse somme di denaro dall’evasione fiscale e devolvere una maggiore aliquota delle tasse che paghiamo in favore della cassa statale per le infrastrutture e i trasporti. Persino una piccola percentuale delle imposte comunali che paghiamo potrebbe essere devoluta al Ministero delle Infrastrutture….
Giugno 2007, sig. Pierluigi Gallo da Santa Margherita di Belice (Ag).