Il Bel Paese dei guardoni

In Italia pare ci siano circa 7 milioni di persone spiate. E’ un dato incredibile. Il Grande Fratello tiene banco, dunque.
In verità la cosa buffa è che mentre pensiamo di essere semplici spettatori passivi e fruitori di questi programmi, in realtà siamo veri e propri, anche se inconsapevoli, protagonisti.
In altre parole non esiste più vita privata, dove poterti confidare telefonicamente con un amico e fare qualche battuta scherzosa o qualche pesante apprezzamento sul tuo capo ufficio o su qualche detestabile collega.
Per altro verso siamo rigidissimi con la legge, quando è conveniente, e non aiutiamo coloro che collaborano con la Giustizia. Molti di queste persone sono scomode a tanti personaggi che vivono dalla politica, specialmente a coloro che la vogliono fare franca, in barba ai doveri e alle leggi.
Penso a Gaspare Spatuzza al quale non sono stati concessi i benefici di legge previsti per tutti coloro che collaborano fattivamente con la giustizia, riferendo fatti e vicende legati alla consumazione dei più efferati delitti di mafia.
Ma se Spatuzza avesse riferito su questioni nelle quali fossero stati coinvolti esponenti della sinistra, sarebbe stato diverso?
Io credo proprio di si.
Del resto l’Italia è il Paese dove si pratica il principio “Due pesi e due misure”.
Non credo infatti sia un caso che le pesanti accuse riferite da Spatuzza agli esponenti del PDL ex Forza Italia, siano cosa da poco.
Certo non si può impedire a Spatuzza di parlare, però si può fare in modo di rendere più facile il verificarsi di spiacevoli incidenti che coinvolgano la sua persona o quella dei suoi familiari (quelli che gli sono rimasti!), privandolo della protezione dello Stato, prevista per i collaboratori di giustizia.
Occhio non vede e cuore non duole, diceva mia nonna!
Pensiamo ai mondiali di calcio e distraiamoci tutti e poi ci sono le vacanza estive.
Chi sopravviverà forse vedrà.
Roberto Copparoni

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