Monumenti aperti: Una manifestazione che vince, ma non convince.

Il "format" di Monumenti Aperti. Vince, ma non convince.

 

Da alcuni anni diverse associazioni di volontariato che hanno contribuito a dar vita a questa manifestazione hanno deciso di non partecipare all’iniziativa.

I motivi sono noti. Anche questa mattina nel corso dell’abituale conferenza stampa di presentazione Roberto Copparoni, Presidente dell’Associazione amici di Sardegna, ha ribadito la sua posizione:

"Sarebbe opportuno che a distanza di anni si superasse l’autoreferenzialità che la manifestazione ha assunto. Mi riferisco non solo alla composizione del comitato scientifico, ma anche a nuove proposte che la società civile presenta non solo riferite a nuove strategie di approccio con la tematica in questione ma anche a nuove dinamiche di fruizione del vasto patrimonio che la città di Cagliari possiede".

"In altre parole non vorremmo che la manifestazione diventasse un anonimo "Format" clonabile in ogni luogo ma che ritrovasse un’anima che con gli anni si è andata perdendo facendo diventare questo evento una specie di "Serial annuale" con i soliti attori e comparse.

E poi…sarebbe il caso che l’amministrazione comunale accogliesse le istanze dei cittadini che, da anni, chiedono a gran voce una maggiore partecipazione e un ricambio nella gestione dell’evento. Se lo scopo di "Monumenti aperti" era quello di far aprire tutto l’anno i siti e i monumenti cittadini, come è possibile che dopo 12 anni si sia sempre al punto di partenza?

Forse bisogna cambiare qualche cosa".

Ieri Maria De Filippi con il giovane Carta ha raccolto circa 50.000 persone. Oggi che si festeggia la Sardegna, quante persone ci saranno nella Piazza dei Centomila?

Tutto questo non è casuale, non vi pare?

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