Fermiamo il saccheggio

LE  CORSE DI MOTO FUORISTRADA VANNO VIETATE

 

Le corse di moto fuoristrada  come i rally e i raid sono vietate dal Codice della strada e devono essere vietate anche in Sardegna, dove in questi anni si sono concentrate tutte le corse motociclistiche fuoristrada. Lo sostiene  l’associazione ambientalista Amici di Sardegna che in un documento chiede che le amministrazioni Provinciali di Sassari, Nuoro e Tempio-Olbia non rilasciano le autorizzazioni allo svolgimento di due rally raid di motociclismo fuoristrada in programma dal 4 al 9 maggio in queste province.

Nel documento inviato ai presidenti delle tre province e agli assessori alla viabilità e all’ambiente ed anche all’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, l’associazione ecologica scrive che queste gare non sono compatibili con l’ambiente della nostra isola e soprattutto non sono previste dal Codice della Strada che prevede soltanto autorizzazioni per gare motoristiche esclusivamente su strada  e non già per gare fuoristrada.  E quindi che nessun autorizzazione può essere rilasciata per gare fuoristrada, come quelle in argomento documentate dalle foto allegate diffuse in questi giorni proprio dall’Ufficio Stampa degli organizzatori ed allegate al documento.

Gi Amici di Sardegna chiedono quindi che le Amministrazioni Provinciali (alle quali una legge regionale ha trasferito le competenze) non rilascino autorizzazioni per queste gare fuoristrada   ma eventualmente soltanto per gare su strada, (anche su strade rurali o a fondo naturale ma normalmente aperte al traffico veicolare) previo nullaosta del Comuni interessati, dell’Anas e soprattutto con nulla osta dell’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente, che vieta il passaggio di questo tipo di corse motoristiche nelle aree Oasi, SIC (Siti di interesse Comunitario), Parchi e ZPS (Zone di Protezione Speciale).

Infine l’associazione ambientalista, confidando nella sensibilità ambientale sia dei dirigenti politici sia dei funzionari delle Amministrazioni Provinciali, richiama la loro attenzione sulle e precise norme del Decreto Legislativo 15 gennaio 2002, n. 9  che prescrive che le autorizzazioni per lo svolgimento delle corse con veicoli a motore devono essere presentate 30 giorni prima dello svolgimento della corsa e sono subordinate all’esito favorevole del collaudo del percorso di gara e delle attrezzature relative, effettuato da un tecnico e alla stipula di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile per i danni comunque causati alle strade e alle relative attrezzature.  Collaudo che le amministrazioni provinciali non avrebbero avuto i tempi tecnici per effettuarlo per le due gare in programma dal prossimo 4 maggio.

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