No alle gare di moto nelle aree protette

RIBADIAMO CHE IL SARDEGNA RALLY RACE

                                   NON HA ALCUNA AUTORIZZAZIONE DELL’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE

 

 

Alla nostra richiesta rivolta all’assessorato all’ambiente e al Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale affinché fermino lo svolgimento della corsa di moto fuoristrada Sardegna Rally Race in corso a San Teodoro e nelle province di Sassari, Olbia e Nuoro, il signor Antonino Chiara della srl. Bike Village, risponde con autentiche falsità. Afferma infatti che la corsa ha tutte le autorizzazioni ma dimentica di dire che non ha quella più importante: cioè quella dell’assessorato regionale alla difesa dell’ambiente, che infatti ha allertato gli agenti del Corpo di Vigilanza Ambientale.

Di questa gara nessuna autorità regionale conosce il percorso e nessuno quindi può controllarlo, e sicuramente non è l’Ente Foreste che può autorizzare cento e più moto a correre in fuoristrada sui prati di macchia mediterranea e dentro boschi. L’Ente Foreste  può solo concedere la concessione per il transito nei propri cantieri (chiedendo ovviamente il pagamento della concessione) ma deve escusdere comunque le  aree Oasi, SIC (Siti di interesse Comunitario), Parchi e ZPS (Zone di Protezione Speciale) dove ricadono i suoi cantiei, e non può concordare con nessuno i percorsi di una gara nel resto del territorio sardo. Se questo tipo di gare si svolge da oltre vent’anni, evidentemente gli organizzatori concordavano il percorso con l’Assessorato regionale all’Ambiente ed evitavano accuratamente aree Oasi, SIC (Siti di interesse Comunitario), Parchi e ZPS (Zone di Protezione Speciale) e comunicavano agi appassionati dove andare ad assistere al passaggio della corsa.

Infine al fatto che questa gara sia una vetrina per la Sardegna è tutto da discutere, perché non è una bella pubblicità per l’isola una grossa moto fuoristrada che scorrazza sui prati in mezzo alla macchia mediterranea. Senza nessun controllo.  Neanche da parte del pubblico che non sa dove si può andare a vedere la corsa.

Noi speriamo che qualche autorità regionale o provinciale preposta alla tutela del nostro ambente non sia incorso nel reato di abuso d’ufficio o di omissione di atti d’ufficio. 

Amici di Sardegna Onlus

 

 

Provincia di Nuoro

Pagina 5023

 

Oggi tappa a Burgos e Fonni

Gli ambientalisti: «Bloccate le moto del Sardegna rally»

 

Fermate il Sardegna Rally Race. È la richiesta diffusa dall’associazione di volontariato, ambiente, cultura turismo Amici di Sardegna, indirizzata all’assessore regionale all’ambiente Cicito Morittu, in quanto per la gara internazionale, che quest’anno spegne 24 candeline, gli organizzatori del Bike Village di San Teodoro non avrebbero richiesto le autorizzazioni necessarie. Cinquecento biker di enduro sono partiti lunedì scorso da Olbia per fare un percorso di 270 chilometri che prevede le tappe nei centri di San Teodoro (svoltasi ieri), per proseguire oggi, dopo aver attraversato foresta Burgos, fino a Fonni. Da qui domani mattina la carovana di motociclisti partirà alla volta di Arbatax, per concludere il loro giro venerdì a San Teodoro. Secondo gli Amici di Sardegna, la società organizzatrice non ha mai ottenuto il nullaosta dall’assessorato all’ambiente, al quale non è nemmeno pervenuto il percorso delle tappe. «Percorso – scrivono gli ambientalisti – che non viene reso noto neanche nel sito web, né sulla stampa per cui nessun appassionato può assistere alla gara che diventa un fatto privato e personale dei motociclisti e dell’organizzazione». Prendendo per buona la tabella di marcia presente nel sito della Bike Village, gli Amici di Sardegna invocano l’intervento del Corpo forestale e della Vigilanza ambientale della Regione perché interrompa la gara. «Inoltre – si legge ancora – chiediamo che venga bloccato il trasporto del carburante con mezzi non autorizzati per rifornimenti, che verrebbe assicurato dagli organizzatori in soste lontane dai regolari distributori». Si difende Antonello Chiara, presidente del Bike Village, un po’ sorpreso di tutta la polemica: «Non capisco perché una manifestazione che si ripete da 25 anni, che richiama atleti da tutto il mondo, venga contestata solo ora – replica Chiara – soprattutto non capisco perché la presunta illegalità non sia stata denunciata agli organi competenti invece di sollevare una polemica discreditando la manifestazione». È sereno Antonello Chiara perché l’organizzazione prima della manifestazione ha adempiuto a tutte le procedure per ottenere le autorizzazioni necessarie. «Siamo tranquilli perché abbiamo richiesto e ottenuto tutti i permessi. Abbiamo deciso con l’Ente foreste il percorso e allo stesso abbiamo versato diecimila euro di fideiussione per eventuali danni. Comunque – conclude – continueremo a lavorare per un evento che è una vetrina per la Sardegna». (s. a.)

L’UNIONE SARDA 07/05/2008

   

LA NUOVA SARDEGNA

 

 

IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 7 MAGGIO 2008 SPORT

 

 

 

 

Pagina 52 – Sport

 

 

 

IL CASO
Gli ambientalisti dichiarano guerra

 

 CAGLIARI. Nuvoloni sul futuro del Rally Race. L’associazione ambientalista "Amici di Sardegna" chiede che l’Assessorato regionale all’ambiente blocchi la gara in corso di svolgimento tra San Teodoro, Foresta Burgos, Fonni e Tortolì. L’associazione sostiene che la "srl Bike Village" (la società che ha organizzato la corsa) non ha mai ottenuto il nulla osta dell’assessorato all’Ambiente e addirittura non ha mai presentato alla Regione i percorsi delle tappe «in dispregio di precise norme regionali e dell’intera Amministrazione Regionale. Per questo la corsa fuoristrada percorre indisturbata e senza alcun controllo aree oasi, Sic parchi e Zone di protezione speciale come è avvenuto ieri sul Monte Limbara e come rischia di avvenire domani nell’area Sic di Foresta Burgos ed in altre zone del nuorese e dell’Ogliastra».
 «Chiediamo che il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione – si legge nella nota degli Amici di Sardegna – fermi la corsa e che venga bloccato anche il trasporto di carburante con mezzi non autorizzati per rifornimenti lungo il percorso di gara. Ricordiamo che il percorso della corsa non viene reso noto neanche sul sito web per cui nessun tifoso o appassionato può assistere alla gara che diventa un fatto privato e personale dei motociclisti e dell’organizzazione».
 Gli organizzatori già nei giorni scorsi avevamo respinto le accuse degli ambientalisti sostenendo di avere tutte le autorizzazioni previste dalle leggi.

 

 

IL NORD SARDEGNA

 

����appello

SARDEGNA RALLY RACE

FUORILEGGE MINACCIA

L’AMBIENTE

«Quella corsa è fuorilegge, vietatela». E non solo quella, secondo l’associazione Amici di Sardegna. La onnlus cagliaritana presieduta da Roberto Copparoni va avanti nella sua battaglia, che in questi giorni ha nel mirino il Sardegna rally race, gara per moto fuoristrada: due competizioni in una, da San Teodoro giù giù sino ad Arbatax passando per foresta Burgos, Fonni e Tortolì. In aree dove il transito di mezzi motorizzati è vietato, e senza autorizzazioni, dice l’associazione ambientalista, nè le informazioni alla stampa o via web, «per cui la gara diventa un fatto privato e personale dei motociclisti e dell’organizzazione

». Così come già era successo ad aprile per il rally

Sandalion, organizzato nelle mulattiere intorno ad Olbia dalla Filos di Perugia, e come dovrebbe avvenire a fine maggio per la Cavalcata del sole, da Fonni a San Teodoro. Come questa competizione, anche il Sardegna rally race è allestito invece dalla srl Bike village, società con sede legale a San Teodoro e operativa nel milanese. Amici di Sardegna, che ha scritto a presidenti della Regione, delle province interessate, di enti e comunità montane, ad assessori

regionali e provinciali e a sindaci, chiede in particolare

all’assessore regionale all’Ambiente di bloccare subito lo svolgimento  della gara, che oggi sarà nell’area sic di foresta Burgos, e «che venga bloccato il trasporto di carburante con mezzi non autorizzati per rifornimenti lungo il percorso». ■ E.

 

 

 

 

 

 

 

Articolo precedente
Bisogna fare quello che è giusto
Articolo successivo
I Verdi rinascono.
Menu