Suicidio politico o atto di onestà intellettuale?


Esserci dissociati dalla posizione assunta da una parte di Legambiente e da alcune altre associazioni ambientaliste in merito alla vicenda di Tuvixeddu più che un “suicidio politico” come affermato da alcuni, ci sembra una presa di posizione doverosa e di buon senso. Fra l’altro essa è sostenuta da gran parte della opinione pubblica e soprattutto dai residenti che sono decisamente contrari al provvedimento di esproprio voluto dal Presidente Soru.
Ma questo non importa…
Purtroppo i fatti ci daranno ragione, ancora una volta.
Stando così le cose vedrete quanto tempo passerà per il perfezionamento dell’iter di esproprio, circa due anni e poi passerà altro tempo per la ri-sistemazione dell’area. Nel frattempo, tombaroli, prostitute e drogati riguadagneranno il terreno perso e cercheranno di riprendersi i “loro spazi” con buona pace del paesaggio.
Dopo ci saranno le elezioni regionali e dopo… chissà cosa succederà. Stando così le cose ho timore che il centro sinistra perderà le elezioni. E se ciò dovesse accadere le originarie volumetrie previste per l’area in esame potrebbero anche aumentare a titolo di risarcimento danni, magari in virtù di un nuovo accordo transattivo, come pare vada di moda a Cagliari.
Insomma la storia o la farsa continua…

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