Tuvixeddu: Ora chi pagherà i danni…

Oggi Legambiente chiede la realizzazione di un Parco Unico, da Santa Avendrace a Is Mirrionis, sapendo che questo, però, a causa della presenza dei manufatti già esistenti, é irrealizzabile.

Nella sostanza, comunque, tutti oggi chiedono l’acquisizione delle aree limitrofe al Parco, nella misura massima … possibile.

Questo é esattamente ciò che tre anni fa e più chiesero di perseguire: Milia, Maninchedda e, sommessamente, anche noi. Per questa chiara posizione fummo tacciati di “collaborazionismo” e costretti ad allontanarci dal nostro ambito naturale e dai nostri amici.

Se oggi tutti auspicano l’acquisizione delle aree, noi siamo, in prima fila, tra questi.

Tuttavia riteniamo che questo processo non possa NON essere preceduto da un riconoscimento degli errori fatti, delle responsabilità conseguenti e, anche, dei danni che restano sulla “schiena” della comunità.

Antonello Gregorini

PETIZIONE PER TUVIXEDDU

Sabato prossimo si svolgerà una conferenza su TUVIXEDDU che mira a reiterare le richieste di blocco dell’Accordo di Programma.

Già in passato posizioni analoghe, prodotte dall’azione di una minoranza di cagliaritani, portò:

al blocco dei lavori del Parco;

alla perdita dei finanziamenti pubblici (3,9 milioni di euro) che ne avrebbero consentito l’ampliamento;

alla smisurata crescita del contenzioso e dei danni potenziali.

La Presidenza della Giunta regionale ha deliberato a riguardo (DELIBERAZIONE N. 3/21 DEL 26.1.2010) :

Riconoscendo le maggiori esigenze di tutela del sito.
Perché siano valutate dagli assessorati competenti le possibilità di acquisizione di ulteriori aree contermini al Parco a favore dell’ampliamento del medesimo.
Perché, secondo gli indirizzi suddetti, vengano migliorati i progetti.
Perché, successivamente, si attui l’accordo di programma e si realizzi quanto prima il Parco.
I firmatari della presente

1. ritengono che il “bene della città” passi per l’apertura del Parco;

2. riconoscono degli elementi positivi nell’azione della Giunta;

3. vogliono il superamento dei blocchi ideologici e la fine di questa situazione di stallo fortemente neghittosa a cui occorre trovare uno sbocco condiviso dalle parti in causa, nonché dalla maggioranza dei cittadini;

4. vogliono che vengano acquisite le aree dei “villini e degli impianti sopra il cosiddetto catino” secondo i criteri di legge;

5. vogliono che il Parco venga aperto quanto prima con inclusa la porzione del costone sopra Sant’Avendrace e quant’altro sarà possibile acquisire senza che questo comporti un eccessivo esborso di finanze pubbliche.

Firmato

Antonello Gregorini – Roberto Copparoni – Franco Frandoli – Federica Lai – Stefano Gregorini – Giacomo Cau – Aldo Giarrizzo – Franco Cogotti – Gianluca Palomba – Alessandro Serra – Andrea De Guio – Laura Casula – Roberta Manca – Giovanni Lobina – Pier Luigi Mele – Andrea Bianchi – Mercurio Cristina – Elisabetta Nannini – Giampaolo Lampis – Lello Corti – Giuseppe Mattana – Italo Sitzia – Carla Atzori

Oggi Legambiente chiede la realizzazione di un Parco Unico, da Santa Avendrace a Is Mirrionis, sapendo che questo, però, a causa della presenza dei manufatti già esistenti, é irrealizzabile.

Nella sostanza, comunque, tutti oggi chiedono l’acquisizione delle aree limitrofe al Parco, nella misura massima … possibile.

Questo é esattamente ciò che tre anni fa e più chiesero di perseguire: Milia, Maninchedda e, sommessamente, anche noi. Per questa chiara posizione fummo tacciati di “collaborazionismo” e costretti ad allontanarci dal nostro ambito naturale e dai nostri amici.

Se oggi tutti auspicano l’acquisizione delle aree, noi siamo, in prima fila, tra questi.

Tuttavia riteniamo che questo processo non possa NON essere preceduto da un riconoscimento degli errori fatti, delle responsabilità conseguenti e, anche, dei danni che restano sulla “schiena” della comunità.

Antonello Gregorini

P Prima di stampare questo messaggio, pensa se è davvero necessario. L’ambiente è nelle nostre mani.

PETIZIONE PER TUVIXEDDU

Sabato prossimo si svolgerà una conferenza su TUVIXEDDU che mira a reiterare le richieste di blocco dell’Accordo di Programma.

Già in passato posizioni analoghe, prodotte dall’azione di una minoranza di cagliaritani, portò:

al blocco dei lavori del Parco;

alla perdita dei finanziamenti pubblici (3,9 milioni di euro) che ne avrebbero consentito l’ampliamento;

alla smisurata crescita del contenzioso e dei danni potenziali.

La Presidenza della Giunta regionale ha deliberato a riguardo (DELIBERAZIONE N. 3/21 DEL 26.1.2010) :

Riconoscendo le maggiori esigenze di tutela del sito.
Perché siano valutate dagli assessorati competenti le possibilità di acquisizione di ulteriori aree contermini al Parco a favore dell’ampliamento del medesimo.
Perché, secondo gli indirizzi suddetti, vengano migliorati i progetti.
Perché, successivamente, si attui l’accordo di programma e si realizzi quanto prima il Parco.
I firmatari della presente

1. ritengono che il “bene della città” passi per l’apertura del Parco;

2. riconoscono degli elementi positivi nell’azione della Giunta;

3. vogliono il superamento dei blocchi ideologici e la fine di questa situazione di stallo fortemente neghittosa a cui occorre trovare uno sbocco condiviso dalle parti in causa, nonché dalla maggioranza dei cittadini;

4. vogliono che vengano acquisite le aree dei “villini e degli impianti sopra il cosiddetto catino” secondo i criteri di legge;

5. vogliono che il Parco venga aperto quanto prima con inclusa la porzione del costone sopra Sant’Avendrace e quant’altro sarà possibile acquisire senza che questo comporti un eccessivo esborso di finanze pubbliche.

Firmato

Antonello Gregorini – Roberto Copparoni – Franco Frandoli – Federica Lai – Stefano Gregorini – Giacomo Cau – Aldo Giarrizzo – Franco Cogotti – Gianluca Palomba – Alessandro Serra – Andrea De Guio – Laura Casula – Roberta Manca – Giovanni Lobina – Pier Luigi Mele – Andrea Bianchi – Mercurio Cristina – Elisabetta Nannini – Giampaolo Lampis – Lello Corti – Giuseppe Mattana – Italo Sitzia – Carla Atzori

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