Tuvixeddu: quanta faziosità e ignoranza

Il mio recente intervento su Tuvixeddu, pubblicato anche sui media locali ha suscitato un vespaio di polemiche.

Molti blogs di alcune associazione ambientaliste di "regime" mi hanno mosso feroci critiche perfino contestando anche la mancata conoscenza della normativa vigente.

Fra le accuse che mi sono state rivolte, molte delle quali sviluppate sul piano personale, peraltro anche che di cattivo gusto e poco utili ai fini del discorso, vertono sul possesso di un fuoristrada (che perltro neppure ho!) che mi consentirebbe di fare uscite di ambientalismo domenicale!

Orbene a questi signori dico solo che l’ambientalismo io lo vivo per 365 giorni l’anno, ascoltando la gente di varie parti della Sardegna e non recandomi "in campagna" solo  o in occasione di qualche lezioncina di ambientalismo fatta "fuori porta", grazie a generosi contributi regionale o provinciali, magari con spuntino compreso.

E poi mi si accusa di sollevare problemi privi di logica e di fondamento quando affermo che è stata esclusa (ingiustamente!!!) tutta l’area di Santa Gilla e di Campo Scipione dal vincolo della Regione, in una area dove insistono significative presenze archeologiche e bellezze paesaggistico ambientali di importanza internazionale.

Mi si rimprovera di dimenticare o di non sapere che quest’area e già tutelata!

 

Ma se quest’area fosse stata davvero protetta da precisi vincoli come è stato possibile far costruire Tiscali a Sa Illetta?

Se veramente esistono norme di puntuale tutela, chi ha autorizzato una nota impresa immobiliare vicina ai "venerabili del mattone" di realizzare un edificio destinato a residenze elitaria, a poce decine di metri dalla Laguna?

Se l’area fosse effettivamente protetta, chi ha fatto realizzare un inutile cavalcavia in Campo Scipione, stante il vincolo assoluto di costruzione nell’opposto versante di Tuvixeddu, che si presenta frontalmente all’are dove sorgeva la cementeria propio all’ingresso del Canyon di Tuvumannu (dove si sarebbe dovuto far passare una strada, ma non è detto che non ci passi!)

Se tutta la zona fosse soggetta a precisi vincoli di salvaguardia, come mai si è permesso di costruire una palazzina in Viale Trieste, di fronte alla RAS Assessorato del Turismo, a poche decine di metri dall’unica Chiesa dell’era giudicale presente a Cagliari, San Pietro dei Pescatori?

Allora cosa dire… vi sembra questa la tutela di cui parlano i saccenti e decorati contestatori?

Se questa fosse un’area protetta e vincolata, figuriamoci cosa si sarebbe fatto se non lo fosse stata!?!

Forse una base di smaltimento di scorie nucleari!

Quindi un invito a non attaccare chi non la pensa come la "Giunta" vorrebbe, ma a prendere atto delle perplessità manifestate che, oltre che ad essere legittime sono … quanto meno fondate su precise circostanze.

Infine ricordo che il mio punto di vista è libero e sereno, perché non condizionato da nulla. Infatti non siamo in busta paga di nessun politico o di ente e questo ritengo ci renda assai più credibili di chi spesso tace per interesse (come non avrebbe dovuto per Sa illetta!) oppure parla per interesse politico o per ottenere qualche contributo (vedi studi e ricerche!) o scampoli di consulenze ambientali, magari "stimolandole"  l’ottenimento o l’affidamento con la blasonata consegna di medagliette, coppe e bandierine.

Nella foto: Un tangibile esempio di azione di salvaguardia e tutela dell’area TUTELATA oggetto della nostra…inutile polemica!

                                                                                               Ma per favore….

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