V day : ecco le tre opzioni del Parlamento

 

Tutto come da …programma.

La grande manifestazione organizzata da Beppe Grillo è stata un successo da tutti i punti di vista.

Mi meraviglio che molte persona abbiano trovato strano che la stampa abbia riservato poco spazio all’evento. Era logico che così fosse. Mi sarei meravigliato del contrario.

Infatti, la stampa italiana non è libera.

Tutti lo sanno. Basta vedere chi sono i "veri proprietari" delle principali testate per capire quale forte collegamento vi sia fra informazione e politica. Elementi costitutivi del potere. Ovvero lo status quo.

Il potere non è ne di sinistra, ne di destra. E’ solo potere.

E voi pensate che uno come Grillo, che vuole rompere questo capillare, costosissimo, quanto perverso gioco di società per adulti, possa trovare spazio sui media.

Ma per carità…

Certo il V-day non è tutto.

Però è stato come un sasso che ha "movimentato" il ristagno della politica italiana.

Per certi aspetti mi ricorda un po’ l’iniziativa di Leoluca Orlando, che assieme a Dalla Chiesa, Padre Pintacuda, Fava e altri, costituì "La  Rete", alla quale aderii da subito.

Ma allora c’erano le stragi, quelle evidenti, fatte di attentati, di sequestri.

Ma oggi queste cose ci sono ancora?

Forse è cambiato il contesto e le strategie, ma la sostanza non è molto differente.

Lo dimostra il fatto che lo scontro sociale ieri come oggi è in atto.

Se così non fosse, come mai in oltre 200 piazze d’Italia tanti cittadini (circa 1.000.000) hanno pacificamente deciso di manifestare il proprio disappunto ad uno Stato che non li rappresenta?

Peraltro va detto che lo strumento di democrazia diretta, utilizzato per la manifestazione, ovvero la raccolta di firme per una iniziativa legislativa popolare, ha avuto un buon risultato.

Infatti si sono raccolte ben oltre delle 50.000 firme previste per legge. Resta poi da vedere a cosa serviranno queste firme…

Forse resteranno nel cassetto del Parlamento fra le "pie intenzioni".

Purtroppo lo stumento prescelto non è, per nulla, incisivo. E’ uno strumento mediato.

Un po’ come la storia della penna stilografica, che attende l’inchiostro per funzionare.

Peccato che il "calamaio" lo possieda solo colui che, in fondo in fondo, non vuole farci scrivere:

"Il Parlamento".

Infatti le opzioni del Parlamento sono sostanzialmente 3:

1 Accogliere in toto la proposta

2 Accogliere, snaturando la proposta, ovvero disattendere in modo non palese la proposta per esempio facendola arenare in qualche Commissione et simila.

3 Disattendere in modo palese la proposta.

Personalmente credo che l’opzione prescelta sarà la due.

Vogliamo scommettere?

 

 

 

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