Ecco uno dei possibili rimedi per combattere la crisi

Per combattere la crisi la Sardegna deve esportare competenze e capacità professionali

Con il progetto allegato si evidenzia l’importanza che lo stesso riveste per il rilancio della economia isolana. In particolare non si chiede che la Regione, gli enti pubblici e le aziende private investano delle grandi somme per esportare machinari o attrezzature all’estero. Basta solo competere con gli altri Paesi che, da anni, facilitano l’uscita di funzionari, tecnici e imprenditori per trasferire azioni e strategie di impresa in particolari settori della economia.
Pensiamo per esempio alla agricoltura, agli allevamenti e alla pesca e ai relativi prodotti derivati e di filiera.
Poiché in questo periodo la nostra regione è di fatto soffocata da una serie di problemi interni ed esterni alla nostra isola riteniamo importante cogliere la possibilità di esportare il proprio know-how e trasferire all’estero soprattutto in Paesi emergenti come quelli appartenenti al BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), dove paradossalmente non mancano le risorse finanziarie e naturali e le cui monete, presentano un potere di acquisto e un cambio di valuta a noi favorevole (nonostante tutto) e una positività nel rapporto di costi comparati fra i prodotti dei differenti Paesi.
Premesso che con il presente progetto non si vuole colonizzare nessuno ma, semmai, agevolare i processi di collaboorazione e di crescita sostenibile e diffusa e contribuire alla migliore combinazione dei fattori della produzione segnalo che da anni mi reco nello Stato di Bahia dove collaboro in diversi progetti e posso garantire che molti Paesi dell’Europa, da anni investono con queste srategie, proprio in Brasile. Infatti attraverso la presenza di tecnici ed operatori questi lungimiranti Paesi non solo esportano le proprie competenze professionali e tecniche, ma creano le condizioni per realizzare una serie di accordi di collaborazione che favoriscono la costituzione di società miste, l’import e l’export fra i Paesi di riferimento e tutta una serie di benefici diretti, indiretti ed indotti che la nuova frontiera estera determina.
Per fare un esempio…il Sindaco d i una cittadina dello Stato di Bahia l’anno scorso mi mostrò alcuni stabilimenti per la produzione di insaccati e la trasformazione del latte vaccino e ovino in formaggi. Dopo aver parlato del nostro sistema sardo ed avere mostrato alcune slides dei nostri prodotti ella mi disse mostrandomi un mazzo di chiavi: “Dottore, queste sono le chiavi delgli stabilimenti che ha visitato, mi aiuti a trovare delle persone competenti e capaci di formare i nostri giovani…garantisco vitto e alloggio nonché la possibilità di creare una società mista baiana e sarda che possa dare continuità alla produzione”. Bene…appena rientrato mi misi a cercare dei produttori di insaccati e di formaggi e non trovando un solo operatore che fosse realmente interessato a vivere questa interessante esperienza, magari dentro ad un progetto di cooperazione internazionale, decisi di accantonare l’idea.
Altro esempio potrebbe essere quel lo della bottarga di muggine, dove l’Italia , con la Sardegna in prima fila, è fra i più significativi importatori mondiali di Bottarga di Muggine (da loro chiamata Tainha).
Si potrebbero aprire tanti altri discorsi facendo riferimento alle energie rinnovabili, all’acquacultura, all’a bioedilizia, al turismo sostenibile, al trattamento dei rifiuti, al loro riciclo e riuso, alla trasformazione dei lapidei, alla stabulazione dei frutti di mare, alla produzione di tappi e manufatti in sughero, al settore vitivinicolo (In Brasile in molte zone è possibile avere due vendemmie l’anno) e quant’altro…
Tutto questo non è impossibile da realizzarsi …basta avere una lungimirante visione e la giusta determinazione per raggiungere una serie di piccoli obiettivi scaglionati nel breve, medio e lungo periodo.
Per questo è imp ortante che il Comune di Cagliari perfezioni il gemellaggio con l’ex capitale del Brasile Salvador. Il Sindaco Zedda e il Sindaco Joao Henrique sono in contatto, il progetto di gemellaggio è in fase avanzata sul quale si sta lavorando da diversi anni.
A tale proposito ricordo che il MIUR Sardegna ha siglato nel 2002 un protocollo d’intesa con alcune Università e Istituti Superiori di Bahia e l’Università di Cagliari e l’Istituto Professionale di Stato Pertini, che per anni ha sviluppato scambi di alunnie viaggi di istruzione con il Brasile e che il Console d’Italia presente a Salvador è di origine sarda (Mores) e da anni attende che le Istituzioni della Sardegna perfezionino le proproste di scambi economici che sono in discussione. Oggi anche le Facoltà di Scienze Politiche e di Ingegneria e di Economia mostrano interesse per questa iniziativa, così come la UIL Sardegna e la Federcoopesca e la Provincia di Cagliari e l’Assessorato regionale all’agricoltura che negli anni scorsi hanno inviato, in più riprese, anche dei propri tecnici e funzionari
Oggi i tempi sono maturi ed è venuto il momento che tutti facciano la propria parte, guardando oltre il mare per sostenere insieme una iniziativa che potrà dare alla nostra regione delle reali opportunità di sviluppo e di benessere, per tutti noi e soprattutto per coloro che verranno.
Per informazioni visitate il sito: asecon.it tel 070/651884 mail: presidente@asecon.it

Prof. Roberto Copparoni
responsabile area progetti
ASECON ONG Sardegna Italia
Riconoscimento Ministero degli Esteri D.M.2008/337/000086/5

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