Il crimine che fa eleggere

Los Angeles Times: Italia terra di corruzione e decadenza dove gli elettori non hanno scelta

Impietosa analisi del Belpaese dove regna ”una dilagante impunità e uno standard di vita in declino”. Critiche a Berlusconi e Veltroni: ”Un miliardario che vuole arricchire se stesso e un ex comunista da anni in politica che si presenta come agente del cambiamento”. E le elezioni ”non cambieranno le cose”

 

 

Roma, 13 apr. (Adnkronos) – "L’Italia è oggi una terra inondata da corruzione, decadenza economica, noia politica, dilagante impunità e uno standard di vita in declino".

E’ l’impietosa analisi che fa del nostro Paese il Los Angeles Times in occasione delle elezioni politiche per la scelta del "62esimo governo in 63 anni". Elezioni nelle quali gli elettori potranno scegliere fra "rei condannati" o "ballerine della tv". Il titolo dell’articolo di Tracy Wilkinson è: "In Italia il crimine paga e vi può far eleggere".

"L’uomo che guida i sondaggi – scrive il quotidiano californiano – è Silvio Berlusconi, un tycoon miliardario che, all’età di 71 anni, diventerebbe primo ministro per la terza volta. Per quanto abbia portato una sorta di stabilità, è ampiamente accusato di governare per arricchire se stesso, il suo impero dei media e i suoi amici. Berlusconi – prosegue il Los Angeles Times – guida una lista di candidati che comprende il suo fisioterapista, un fascista non pentito e numerose donne del centrodestra che, ha detto Berlusconi questa settimana, sono sicuramente più belle delle donne di sinistra. Fra loro vi è una delle voluttuose ballerine normalmente mostrate in abiti succinti sul suo network televisivo".

"Il suo principale avversario è Walter Veltroni – continua il giornale – un popolare sindaco di Roma ed ex comunista che ha cercato di lanciarsi come un agente di cambiamento, malgrado sia da decenni in politica. Guida una coalizione sciolta dai notoriamente frazionati partiti di sinistra e centrosinistra".

Il Los Angeles Times descrive l’Italia – un tempo "leggendaria icona di cultura" – come un Paese dove la gestione di un’impresa "è un’esperienza torbida e frustrante, a meno di non essere la Mafia, oggi il più grande business in Italia".

Un Paese dove "il sistema giudiziario raramente funziona", e "i parlamentari sono i più pagati d’Europa ma, secondo l’opinione di molti, i meno efficaci, una elite che si autoperpetua" e sembra "voler trascinare giù il Paese con sé".

"Non aspettatevi che le elezioni di domenica e lunedì cambino le cose", sostiene il quotidiano, secondo il quale gli italiani rispondono all’attuale situazione con "rassegnazione, apatia e impotenza" e gli elettori "sentono di non avere una reale scelta".

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