La terza via è possibile!

Socialdemocrazia e terza via 

di Roberto Gualtieri

, 14.03.08 01:27 

 Al convegno di Italianieuropei sulla socialdemocrazia analisi severe sulle politiche della "terza via". A volte forse ingenerose, ma è evidente che una fase si è chiusa (in Italia non è nemmeno mai iniziata). Il federalismo di Stefan Collignon può apparire utopistico – a cena ci siamo un po’ scontrati su questo – ma lui ha indubbiamente ragione nel ricordare che mentre le riforme del mercato del lavoro intraprese dopo Lisbona hanno aumentato l’occupazione, non si è riusciti a incrementare la produttività, innanzitutto per un deficit di domanda e quindi di investimenti. Certo, quando si fa il confronto con il più alto tasso di consumo degli Usa non si dovrebbe mai dimenticare che gli americani quei consumi li hanno potuti fare a debito facendo leva sull’-ormai declinante-potere di signoraggio del dollaro e sulla tenuta dell’asse con la Cina. Ma Collignon ha ragione da vendere nel ricordare che a fianco della (sacrosanta) politica monetaria prudente della Bce, urge una politica economica dell’Unione in grado di dare impulso alla domanda e agli investimenti. Tutti temi come è noto centrali nella campagna elettorale italiana.

Articolo precedente
Il fattore C, ovvero VeltrosConi e BerlusCsoru
Articolo successivo
Né apocalittici né integrati: La III via esiste
Menu