Proposte per l’isola di Malu Entu (Mal di Ventre) Cabras-Oristano
Da oltre 20 anni la scrivente Associazione ha svolto una serie di ricerche e di studi sull’Isola di Malu Entu (Mal di Ventre) che, per le sue bellezze storico ambientali, può definirsi la più importante "l’Isola Museo" della Sardegna.
Infatti la sua rilevanza è data non solo dalla sua origine e composizione geologica databile all’era Paleozoica (570 – 245 milioni di anni fa), ma anche dalla circostanza che questa isola presenta numerose testimonianze archeologiche che dal periodo neolitico giungono fini al periodo altomedioevale, allor quando l’isola costituiva una funzionale stazione di pirati che da questa località partivano per razziare le coste dell’oristanese, così come affermato dallo canonico Fara nel 1500.
Da anni questa isola è al centro di polemiche per via dell’abbandono in cui versa.
L’attuale proprietario, un imprenditore inglese Mister Miller, nulla ha fatto per salvaguardare il suo habitat ed impedire che l’isola venisse saccheggiata da cacciatori, vandali e tombaroli che indisturbati frequentano stabilmente, in tutte le stagioni, questo piccolo lembo di terra strappato al mare.
Per anni abbiamo cercato di ottenere dal proprietario la disponibilità di questa isola; abbiamo anche cercato di raccogliere i soldi necessari per l’acquisto, attraverso una pubblica sottoscrizione, senza ottenere significativi riscontri. Da circa otto anni questa isola è stata inserita nell’Area Marina Protetta del Sinis-Mal di Ventre, affidata in gestione al Comune di Cabras.
Numerose volte abbiamo cercato di proporre alla locale amministrazione comunale una serie di iniziative da intraprendere per la salvaguardia dell’Isola di Mal di Ventre. Abbiamo avuto degli incontri con le ultime due amministrazioni comunali che in questi anni si sono succedute alla guida del Comune, senza peraltro ricevere alcun riscontro. Sono state realizzate tre pubblicazioni sull’isola, alcuni audiovisivi e una serie di articoli che sono stati pubblicati in alcuni periodici locali e nazionali ed effettuato una serie di servizi giornalistici, radiofonici e televisivi con le principali reti nazionali e locali, fra cui la Rai. Infine abbiamo realizzato un CD multimediale contenente una serie di proposte sulla fruizione responsabile delle risorse di questa isola senza mai ricevere alcun riscontro dagli amministratori locali. Per questo motivo abbiamo deciso di presentare alla opinione pubblica il contenuto delle nostre proposte, di seguito illustrate a titolo esemplificati
vo:
a) Costituire un gruppo di operatori, opportunamente qualificati (addetti alla sicurezza e vigilanza ambientale, al monitoraggio, alle rilevazioni e studio dell’habitat, all’accompagnamento dei visitatori, tutor alle immersioni) che a turno soggiorneranno periodicamente per tutto l’anno sull’isola, presso la struttura di Cala dei pastori ove sono ubicate due ruderi di piccole costruzioni realizzate negli anni ’60 con dei blocchi di pietra. Tali strutture dovranno essere integralmente recuperate e rese agibili e funzionali.
b) Recuperare e riattivare i bacini imbriferi esistenti nonché la sorgente presente in prossimità del faro.
c) Bonificare il territorio dell’isola ripristinando l’habitat.
d) Realizzare una serie di percorsi tematici con dei cartelli illustrativi plurilingue contenenti significative informazioni su flora, fauna, storia e leggende dell’isola, allestendo delle piccole strutture coperte (con minimo impatto ambientale) per l’osservazione della avifauna.
Realizzare dei percorsi tematici subacquei.
e) Realizzare dei servizi con delle strutture lignee prefabbricate dove allestire un piccolo centro radio, un centro sub, un pronto soccorso e una piccola foresteria con bagni chimici.
f) Allestire dei pannelli solari e impianti eolici per l’approvvigionamento di energia.
Per quanto esposto rinnoviamo alla competente amministrazione comunale, provinciale e alla Regione Autonoma della Sardegna la nostra volontà di collaborare non solo per il reperimento dei fondi per l’acquisto dell’isola, ma anche contribuire alla migliore fruizione e gestione di questa meravigliosa isola che, per la sua importanza e bellezza, merita l’adozione di specifici provvedimenti di salvaguardia funzionale che non possono essere ulteriormente procrastinati.
Roberto Copparoni
Presidente Amici di Sardegna ONLUS