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Le Associazioni ambientaliste incontrano il Ministro Rutelli.

Il Ministro: ?Abbiamo le risorse per il restauro paesaggistico del Colle di Tuvixeddu?

Questa mattina a Cagliari nella Sede della Regione Sardegna il Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, nell?isola per firmare un protocollo d?intesa con la Regione Sardegna, ha incontrato anche una delegazione di associazioni ambientaliste capeggiate da Legambiente. Il Presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana ha consegnato direttamente nelle mani del Ministro un dossier completo, prodotto dalla stessa Legambiente, sull?area archeologica di Tuvixeddu. Il presidente Tiana ha chiesto (con Sebastiano Venneri della Segreteria di Legambiente Nazionale, Antonino Pirellas e Antonio Corona del Circolo di Legambiente Cagliari, Chicco Porcu dell?Associazione Progettare futuro, Fanni Cao di Italia Nostra, Luca Pinna del WWF, Francesco Floris del Comitato per Tuvixeddu) al Ministro che sostenga e avvalori decisamente e concretamente la condotta dell?amministrazione regionale; ha auspicato inoltre che il Ministero preveda la possibilità di stanziare fondi integrativi per far fronte economicamente al progetto recentemente proposto di creazione del nuovo parco archeologico che protegga e valorizzi definitivamente la necropoli punico romana più grande di tutto il bacino mediterraneo. Il Ministro ha sottolineato la svolta coraggiosa avviata dal Presidente Soru per la tutela della Necropoli di Tuvixeddu ed ha riaffermato la piena volontà del proprio Ministero di collaborazione e cooperazione con la Regione Sardegna.
Il Ministro Rutelli, colpito dalle devastazioni delle attività di cava inferte al colle negli ultimi decenni, ha aggiunto che sarà suo impegno esaminare la possibilità di stanziare i fondi necessari non solo per la tutela, ma anche per le opere di restauro paesaggistico del colle di Tuvixeddu.
Il messaggio da promuovere, secondo Rutelli, è che bloccare preventivamente qualsiasi azione lesiva del nostro patrimonio archeologico non significa fermare la crescita economica ma innescare un altro tipo di sviluppo più rispettoso delle nostre ricchezze storiche.

Ufficio stampa

Legambiente Sardegna

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