Una buona notizia per la cultura e per la sostenibilità…

“Amici di Sardegna” è, oramai, una realtà che opera nell’isola da più di venti anni. Al suo attivo vi sono numerose e qualificate iniziative sociali, turistico-culturali e ambientali, non solo in ambito regionale e nazionale, ma anche internazionale, grazie alla collaborazione con lo Stato di Bahia in Brasile. L’obiettivo è creare, nell’ambito di una formazione permanente, le condizioni per la riscoperta del senso dell’identità e dell’appartenenza alla Sardegna, quale passaggio obbligato per aprire le porte al dialogo e alla scoperta dell’altro e favorire occasioni di scambio e di cooperazione.

Chi siamo…
L’Associazione Amici di Sardegna è una O.N.L.U.S. (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) iscritta al Registro Generale del Volontariato, settore Cultura, Istruzione, e Beni Culturali, con Decreto della Giunta Regionale n. 215 del 21/10/1997. Attualmente gli iscritti sono oltre 240. L’Organizzazione in questi anni ha svolto una intensa attività sempre tesa a migliorare la conoscenza, la valorizzazione e la migliore fruizione del ricco patrimonio storico-ambientale della Sardegna. A questo scopo risulta essere particolarmente importante la preziosa attività di studio e di ricerca che i responsabili dei vari settori stanno sviluppando, presso le diverse sedi, in collaborazione con Ministeri, Amministrazioni locali, Istituti, Enti di ricerca e scolastici di vario ordine e grado. Per meglio perseguire le proprie finalità statutarie sono state realizzate delle sedi operative che hanno organizzato in tutto il territorio delle manifestazioni ed eventi culturali di grande richiamo anche di turismo sostenibile. L’Associazione “Amici di Sardegna” nasce per far conoscere la “Sardegna ai sardi” con il desiderio di farli essere “Cittadini del mondo” e allo stesso tempo favorire occasioni di conoscenza della Sardegna, anche con innovative strategie, per tutti coloro che sardi non sono.

Dalla proposta alla realizzazione…
In riferimento alle note inviate alla Presidenza della Amministrazione Provinciale di Cagliari e alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, si rende noto che è stata autorizzata l’attivazione di un cantiere finalizzato al diserbo, pulizia e verifica archeologica di una struttura a pianta circolare di tipologia nuragica localizzata nel parco di Monte Claro – Cagliari.

Il sito in questione…
L’edificio, localizzato sul lato occidentale del colle, a circa 20 metri in direzione nord dal possente muro di pietra, che separa il parco dall’edificio che fu un tempo ricovero per malati psichiatrici, denominato Villa Clara, è rimasto celato per diversi decenni a causa di un folto arbusto che ne occludeva la visibilità, ed oggi risulta leggibile almeno nella sua forma complessiva. Esso ha forma circolare, si conserva per un’altezza residua di circa 1,50 metri sul lato orientale con ben cinque filari aggettanti di blocchi di roccia locale denominata “pietra cantone” uniti tra di essi dalla malta di fango presente di sovente nelle strutture nuragiche. Il diametro interno, all’attuale piano di calpestio è di circa 3 metri, mentre il diametro del muro è di circa 1,20 metri. I blocchi della costruzione, sono finemente squadrati, presentano una lunghezza di circa 70 cm, una larghezza di 25 cm e un’altezza di 20 cm. La forma, le misure, l’andamento murario, il tipo di lavorazione dei blocchi detto “alla martellina” e la malta di fango impiegata con minuto pietrame di rincalzo tra gli interstizi, ci riconducono inevitabilmente agli edifici di epoca nuragica inquadrabili tra il XII e il IX sec. a.C. dedicati al culto delle acque. Le mura “ad aggetto” che concludevano con la caratteristica volta a tholos, sono infatti tipiche ed esclusive della cultura nuragica e in nessun’altra epoca storica si assiste all’utilizzo di tale tecnica muraria. Si esclude quindi possa trattarsi di un pozzo di recente costruzione, in tal caso infatti la sezione sarebbe stata perfettamente cilindrica. Non è neppure ipotizzabile possa trattarsi di fornace poiché in tal caso le mura, oltre ad aver avuto un andamento diritto, avrebbero presentato un intonaco con tracce di combustione. Il colle dopotutto, non è affatto nuovo ad importanti scoperte archeologiche dato che fu già oggetto di brevi indagini di scavo da parte dell’esimio archeologo Antonio Taramelli che nell’anno 1905, recuperò il corredo funerario di una importante tomba prenuragica, portata alla luce in maniera fortuita durante la realizzazione del manicomio di Villa Clara. Gli interessantissimi materiali ceramici contenuti nella tomba, ora esposti nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, diedero il nome ad una delle più importanti culture prenuragiche della Sardegna e d’Italia, denominata appunto di “Monte Claro” e inquadrabile cronologicamente tra il 2.600 e il 2.100 a.C. Tale importantissima fase della preistoria sarda e il sito di Monte Claro, sono purtroppo ancora sconosciuti o poco chiari alla maggior parte degli abitanti di Cagliari e dei Sardi tutti. Le indagini del Taramelli però si limitarono al recupero e allo studio dei materiali, non avendo mai un seguito scientifico esteso a tutta l’area del colle, che tuttavia potrebbe riservare ancora interessanti scoperte archeologiche. La struttura in questione infatti, già all’epoca coperta dagli arbusti, dovette sfuggire all’attenzione del Taramelli, poiché non ne fece menzione alcuna nella pubblicazione della scoperta della tomba nell’anno 1906. L’edificio di Monte Claro, che sarà oggetto di indagine scientifica, potrà dunque gettare maggiore luce sulle non meno importanti fasi della preistoria e della protostoria della città di Cagliari, spesso messe in secondo piano dal periodo punico e romano. L’estrema rilevanza scientifica e culturale della scoperta è dovuta inoltre alla totale assenza nella città di Cagliari, di strutture riferibili all’età nuragica, finora solo ipotizzate da alcuni studiosi ma mai provate scientificamente. La presenza di un sito di epoca nuragica all’interno del parco di Monte Claro potrebbe quindi divenire in un futuro assai prossimo, un’importante e fruibile attrattiva di tipo turistico e culturale nel pieno centro della Città. Il cantiere si concentrerà momentaneamente su un perimetro di circa 2 metri attorno alla struttura, regolarmente recintata da apposita rete specifica per cantieri per preservare l’incolumità dei fruitori del parco. I lavori di pulizia e messa in luce del sito verranno condotti da un archeologo e da una squadra di operai dell’Associazione Amici di Sardegna che volontariamente daranno il proprio contributo per l’esecuzione di tutti i lavori necessari.

Una pietra miliare per l’attivazione di nuove forme di collaborazione
Un grande risultato che segna un punto di partenza per la valorizzazione delle risorse culturali.
Venerdi 31 maggio alle ore 11,00 si terrà un conferenza stampa di presentazione dell’avvio delle ispezioni archeologiche al Parco di Monte Claro di Cagliari. All’evento parteciperanno la Dott. Angela Quaquero, Presidente della Provincia di Cagliari, la Dott. Donatella Mureddu Soprintendente archeologica di Cagliari e Oristano, l’Archeologo Dott. Nicola Dessì, autore della scoperta e il Prof. Roberto Copparoni presidente dell’Associazione Amici di Sardegna. In particolare quest’ultimo mostra grande soddisfazione per l’importante risultato ottenuto. Infatti questa è la prima volta che si suggella a Cagliari una fattiva collaborazione operativa (e non solo riferita alle gestione delle visite nei siti), fra Enti locali, Ministero dei Beni culturali, Soprintendenza e Organizzazioni del III settore e del volontariato. Un esempio da seguire specie in questo periodo dove la forte crisi economica sembra soffocare la conoscenza e la valorizzazione delle risorse culturali. Infatti i volontari dell’Associazione (dove fra l’altro vi sono molti operatori culturali, studiosi, appassionati di archeologia) effettueranno loro stessi i lavori necessari sotto la direzione scientifica dell’Archeologo Nicola Dessì.

Gli auspici…
Per gli “Amici di Sardegna” questa iniziativa rappresenta una vera “pietra miliare” della “buona sussidiarietà” sulla quale fondare nuove e innovative strategie di conoscenza e di promozione culturale delle molteplici risorse che sono presenti in tutta la Sardegna. “Solo investendo nella cultura si potranno creare le condizioni per riconvertire l’attuale scenario socio economico per generare e consolidare valori positivi e reali prospettive di benessere e di sostenibilità per tutti noi e, soprattutto, per le generazioni che verranno”.

Via Baronia, 19 ? 09121 Cagliari ? Tel. e fax con segreteria 070/651884 ? INFO 3383187899
Sito Internet http://www.amicidisardegna.blog.tiscali.it/ ? E-mail: amicidisardegna@tiscali.it
Cod. Fis. 92061950926 ? c.c.p.: 15229099 ?
Polizza di Assicurazione Fondiaria Sai – Agenzia di Monserrato

Articolo precedente
Il turismo a Cagliari è praticamente inesistente. Di chi è la colpa?
Articolo successivo
Avviso di proroga delle iscrizioni-Nuovo corso di preparazione per il conseguimento della qualifica di Guida turistica e di altre professioni del settore.
Menu